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Tasi e Imu, entro domani la prima rata | Ecco come si dovrà pagare

Mancano poche ore la pagamento della prima rata della Tasi, la tassa comunale sui servizi indivisibili, e la prima rata dell’Imu.

Entro domani dovrebbero essere versati in tutto nelle casse dei comuni e dello Stato circa 12 miliardi di euro: 9,7 di Imu e 2,3 di Tasi, di cui 1,6 miliardi sulla prima casa.

Per evitare le code dell’ultimo giorno presso gli sportelli di Posta e banche, i possessori di un conto bancario potranno pagare anche on line, sempre entro domani.

Entro domani si pagherà solo la prima rata al 50%, sulla base delle aliquote e delle eventuali detrazioni valide per il 2014. Il saldo avverrà con la seconda rata da versare entro il 16 dicembre ed entro quella data bisognerà calcolare il conguaglio per l’intero anno, stavolta in base alle aliquote 2015 che i Comuni saranno tenuti ad aggiornare non oltre il 21 ottobre.

Le amministrazioni che hanno già deliberato le aliquote per quest’anno sono soltanto 31 sui 117 capoluoghi di provincia italiani, secondo i dati delle Finanze rielaborati da Confedilizia.

Per decidere se rivedere o meno l’aliquota e’ infatti probabile che i grandi Comuni aspettino di avere un quadro più preciso dei propri bilanci. E a rivedere, del tutto o parzialmente, le aliquote Tasi sono stati al momento solo 10 Comuni dei 31.

A Barletta la revisione è stata al ribasso, dal 3,3 per mille del 2014 al 2,7 di quest’anno.

Anche Mantova ha portato dal 2,4 al 2,2 per mille l’aliquota base per le abitazioni principali (esclusi immobili signorili di categoria A1, A8 e A9, che oltre a pagare l’Imu per legge hanno anche una Tasi al 2 per mille).

Il Comune di Modena ha rivisto invece al rialzo, dal 3,1 al 3,3 per mille, così come Sondrio, dal 2 al 2,5 per mille.

Tre Comuni su 31 hanno alzato l’aliquota Imu (Livorno, al 10,6 per mille, Urbino, al 10,5 per mille, e Pordenone, all’8,85), mentre in due città (Enna e Padova) la revisione e’ stata al ribasso.

In tutte le amministrazioni dove la decisione è stata già presa è possibile il pagamento della Tasi in un’unica soluzione entro domani.

Sempre secondo quanto riporta la Confedilizia, fino ad oggi, ad adeguare l’aliquota comunicandola al dipartimento delle Finanze, sono stati 1.230 amministrazioni per la Tasi e 1.214 per l’Imu. Una minoranza dei circa 8.000 Comuni italiani.

In caso di omesso o tardivo pagamento di Tasi e Imu oltre all’imposta dovuta si dovrà versare il 30% in più. E’ però possibile utilizzare la procedura del ravvedimento operoso che prevede quattro tipologie.

Il ravvedimento sprint. Prevede la possibilità di sanare la propria situazione versando l’imposta dovuta entro 14 giorni dalla scadenza con una sanzione dello 0,2% giornaliero del valore dell’imposta più interessi giornalieri calcolati sul tasso di riferimento annuale che per quest’anno è stato fissato nello 0,5% annuo.

Il ravvedimento breve è applicabile dal 15° al 30° giorno di ritardo, prevede una sanzione fissa del 3% dell’importo da versare più gli interessi giornalieri calcolati sul tasso di riferimento annuale.

Il ravvedimento medio è applicabile dopo il 30° giorno di ritardo fino al 90° giorno, e prevede una sanzione fissa del 3,33% (sanzione minima ridotta ad 1/9) dell’importo da versare più gli interessi giornalieri calcolati sul tasso di riferimento annuale (Comma 637 legge di Stabilità 2015).

Il ravvedimento lungo è applicabile dopo il 90° giorno di ritardo, ma comunque entro i termini di presentazione della dichiarazione relativa all’anno in cui è stata commessa la violazione. Prevede una sanzione fissa del 3,75% dell’importo da versare più gli interessi giornalieri calcolati sul tasso di riferimento annuale (0,5%).

 

 

 

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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