La quota di famiglie che nell’ultimo anno ha aumentato la propria capacità di spesa risulta superiore a quella delle famiglie che l’ha ridotta (25% contro 21%). Lo mette in evidenza il Censis, secondo cui “si tratta di un dato che segna una forte discontinuità con il passato”.
E proprio il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan oggi ha dichiarato che “dopo tre anni di profonda recessione la crescita e l’occupazione stanno ritornando”. “Per rendere “sostenibile” la ripresa il Governo “intende proseguire la sua strategia di riforme strutturali con un nuovo round di azioni per la crescita”.
Allo stesso tempo, il Censis, però, comunica che sfiora il 20% del totale il numero dei nuclei familiari che non riesce ad arrivare a fine mese.
Inoltre, secondo i dati, il patrimonio finanziario degli italiani ammonta a più di 4mila miliardi di euro, circa il doppio del debito pubblico. E se da un lato si conferma la cautela con l’aumento della liquidità (+6,3% in 12 mesi) e di assicurazioni e fondi pensione (+9,4%), insieme al calo di azioni e partecipazioni, dall’altro crescono i fondi comuni.
Cambia il look delle città: tra il 2009 e il 2015 sono crollati di oltre il 10% i ferramenta, le boutique, le librerie, le macellerie, mentre si è registrato un vero e proprio boom di take away (+37%), ma anche di ristoranti (15,5%), bar (+10%) e gelaterie-pasticcerie (+8%).
Il Censis sottolinea come gli italiani comprano su Internet e condividono la macchina: sono 15 milioni gli italiani che fanno acquisti sul web e 2 milioni che utilizzano il car sharing.
Sempre il ministro Padoan, ha dichiarato che “l’Italia sta diventando sempre più attraente per gli investitori grazie alle riforme strutturali e alla ritrovata stabilità finanziaria”.