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Dopo Apple, anche Google nel mirino del fisco | Deve 150 milioni di euro allo Stato italiano

Dopo Apple che è stata costretta a sborsare 318 milioni per un contenzioso sull’Ires non pagata a favore delle casse dello Stato, adesso a finire sotto la lente d’ingrandimento del fisco italiano tocca a Google.

Il più importante motore di ricerca mondiale sarebbe finito nel mirino del dipartimento sui reati finanziari di Milano con il quale potrebbe firmare un accordo entro la fine di gennaio. La cifra che verserebbe il colosso di Mountain View si dovrebbe aggirare intorno ai 150 milioni.

I motivi sono analoghi a quelli che hanno portato all’accordo Apple-fisco; i pm di Milano hanno contestato alla divisione italiana di Google di essersi appoggiati su una società estera, al fine di pagare meno tasse nel nostro Paese. Ma a differenza della società di Cupertino, che non ha contestato la cifra finale, con Google le parti sarebbero ancora distanti sulla somma finale da versare.

Non solo Google e Apple però sono finite sotto l’inchiesta dei Pm,
anche altri colossi dell’hi-tech infatti sono finiti sotto l’occhio del Fisco italiano. Anche il colosso dell’ecommerce Amazon sarebbe coinvolto nelle operazioni di controllo insieme a Western Digital, compagnia americana di hard disk. La Banca d’Italia, inoltre, ha aperto un dossier sulle polizze assicurative di Credit Suisse.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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