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Regeni è stato sequestrato in piazza Tahrir | Sempre più evidenti i depistaggi dell’Egitto

Giulio Regeni sarebbe stato sequestrato in piazza Tahrir e non nei pressi della sua abitazione. Questo è quanto emerge dallo studio delle cellule telefoniche a cui Regeni si sarebbe agganciato il 25 gennaio, giorno della sua scomparsa.

Si tratta di una rivelazione importante, perché quel giorno, proprio a piazza Tahrir, erano attivi gli agenti del generale Shalaby, l’uomo che ha fornito più di una versione sul ritrovamento del cadavere dello studente friulano.

La tesi del depistaggio da parte delle autorità egiziane, spiega Repubblica, prende quindi sempre più campo. Le immagini delle telecamere di sicurezza delle stazioni della metropolitana da cui Regeni sarebbe transitato, infatti, non sarebbero state fornite.

Il generale Khaled Shalaby, capo della polizia di Giza, è l’ufficiale che il 3 febbraio parlò prima di “incidente stradale per poi riportere il particolare dei pantaloni abbassati. Infine riferì di aver visto il corpo così distrattamente da non aver notato segni di tortura.

 

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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