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Le pagelle di Lazio – Fiorentina. Milinkovic giganteggia, Marchetti annulla Ilicic. Kalinic assente

Ecco le pagelle di Lazio – Fiorentina, match valido per la 17esima giornata di Serie A (LA CRONACA)

LAZIO: Marchetti 7; De Vrij 6, Bastos 6, Radu 6,5; Biglia 5,5, Cataldi 6 (dal 40′ s.t. Murgia), Milinkovic Savic 7, Lulic 6; Keita 6,5 (dal 24′ s.t. Kishna 6,5), Immobile 6, Felipe Anderson 6 (dal 33′ s.t. Wallace 6)

I MIGLIORI DELLA LAZIO

Milinkovic: interpreta nel migliore dei modi il ruolo che Inzaghi gli ha cucito: mezz’ala dinamica e di inserimento, con il vizio di essere spesso e volentieri decisivo in zona gol. Suo l’assist per il gol di Keita, sua la giocata personale che porta al gol di Biglia su rigore. Il migliore in campo.

Keita: che faccia l’esterno, la seconda o la prima punta, lo spagnolo è devastante quando è in giornata. Semina il panico nella difesa avversaria ogni qualvolta entra in possesso del pallone e si dimostra cinico e concreto in occasione del gol dell’1-0, proteggendo la palla dal pressing e calciando in porta: giocate da attaccante vero.

Marchetti: entra di diritto nella cerchia dei migliori in campo all’inizio del secondo tempo, quando neutralizza con grande abilità un calcio di rigore ad Ilicic, un esperto in tal senso. Compie anche 2-3 interventi ottimi su Bernardeschi. Grande riscatto dopo la tentennante prova del derby.

I PEGGIORI DELLA LAZIO

Biglia: la sua partita è un climax discendente: regia esemplare e freddezza dal dischetto nel primo tempo, fallo che causa il rigore e imprecisione in occasione del gol di Zarate nella seconda frazione. Capitano a due facce.

FIORENTINA: Tatarusanu 6,5; Tomovic 4,5 (dal 1′ s.t. Cristoforo 6,5), De Maio 6, Astori 5,5, Olivera 5,5; Sanchez 5,5, Vecino 6; Tello 5,5 (dal 35′ s.t. Chiesa 6), Ilicic 5 (dal 14′ s.t. Zarate 6,5), Bernardeschi 7; Kalinic 5.

I MIGLIORI DELLA FIORENTINA

Bernardeschi: l’autentico trascinatore di questa squadra, nonostante la giovane età. L’uscita dal campo di Ilicic gli permette di accentrare il proprio raggio d’azione: si contano 3-4 conclusioni velenosissime neutralizzate da Marchetti e un paio di falli guadagnati al limite dell’area. Avrebbe meritato il gol.

Cristoforo: ingresso positivo e coraggioso per il terzino viola. Dopo appena 2 minuti si conquista un calcio di rigore, poi sprecato dal compagno Ilicic. Contiene senza troppi patemi Keita sulla fascia destra e “porta a casa la pagnotta”.

Zarate: l’argentino mette a segno il classico gol dell’ex di giornata, pochi minuti dopo il suo ingresso in campo. É fortunato a trovarsi al posto giusto nel momento giusto.

I PEGGIORI DELLA FIORENTINA

Ilicic: l’ostacolo più grande di questo giocatore è la continuità, come dimostrato questa sera: dopo un periodo caratterizzato da più alti che bassi, Ilicic fallisce un calcio di rigore e si rende protagonista di una partita anonima. Mai un tentativo di dribbling, mai neanche lontanamente vicino alla porta avversaria. Pecca di cattiveria agonistica.

Tomovic: è senza alcun dubbio il peggiore dei suoi (e non solo) ed è il principale responsabile del gol di Keita, dove pressa in modo più che blando, e di quello di Biglia, causando un rigore con un fallo molto ingenuo da dietro.  Al termine del primo tempo esce per giramenti di testa: unica attenuante di un primo tempo da film horror.

Kalinic: non era la partita adatta alle sue caratteristiche, vista la marcatura stretta di De Vrij e visto il poco spazio alle spalle della difesa, ma lui ci mette il suo: poca partecipazione e nessuna intesa con i compagni. Fantasma.

 

Andrea Fabbricatore

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Andrea Fabbricatore
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