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Debito pubblico, lettera dell’Italia all’Ue |Padoan: “Patto di Stabilità rispettato”

“Patto di stabilità pienamente rispettato e debito soddisfacente”, è questa la risposta del ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan alle accuse di Bruxelles e ai rilievi mossi all’Italia. Anche se nelle ultime ore, da alcune fonti trapelano delle indiscrezioni secondo cui la Commissione si aspettava maggiori dettagli forniti dall’Italia.

Bruxelles, dal canto suo, ha affermato di aver ricevuto dal nostro Paese quella risposta tanto attesa e che adesso sarà valutata. Si tratta di una lunga lettera corredata dai risultati di contenimento del debito e dalle proiezioni future.

Il ministro italiano difende di fronte all’Europa la strategia di finanza pubblica portata avanti finora dall’Italia, definendola completamente rispettosa del Patto di stabilità.

Padoan però ritiene eccessivo l’aggiustamento di circa 3,4 miliardi di euro (pari allo 0,2% del Pil) richiesto da Bruxelles per rispettare le tappe di avvicinamento all’obiettivo di medio termine di deficit strutturale. Secondo il ministro una correzione del genere danneggerebbe la ripresa, proprio ora che l’economia italiana sta dando segnali positivi.

Il governo italiani per evitare lo scontro con Bruxelles ha promesso, però, di proseguire nello sforzo di riforma strutturale portato avanti dal precedente esecutivo e di rilanciare le privatizzazioni, nonostante il recente stop dovuto a condizioni di mercato sfavorevoli.

Nel Def verrà poi messa a punto di una strategia rafforzata di tagli alla spesa, accompagnata da un potenziamento della lotta all’evasione e da nuove entrate fiscali. Padoan parla di possibili a ritocchi di accise e tassazione indiretta, tra cui l’Iva ma c’è anche l’ipotesi che ad aumentare possano essere le imposte come quella di bollo o di registro, il cui impatto mediatico è sicuramente meno forte. Ogni decisione è comunque rimandata ai prossimi mesi.

 

 

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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