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Lo spettro dell’infrazione spaventa il Governo | “Aggiustamenti vitali per evitare il peggio”

L’aggiustamento dei conti pubblici che il governo si appresta a varare su indicazione europea è pari allo 0,2% del Pil“. Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, alza la guardia al question time al Senato definendo l’ipotesi di procedura di infrazione “allarmante”. L’aggiustamento dei conti, a questo punto, diventa “indispensabile”.

Le misure verranno adottate “al più tardi entro fine aprile, presumibilmente prima della presentazione del Def“. Secondo Padoan, “l’aggiustamento della dinamica del saldo di finanza pubblica strutturale è indispensabile per evitare l’apertura di tale procedura. La procedura comporterebbe una riduzione di sovranità sulle scelte di politica economica e soprattutto costi ben superiori per la finanza pubblica del Paese”.

Tutto ciò comporterebbe “una sottrazione di risorse per la crescita e l’occupazione a seguito del probabile aumento dei tassi di interesse che risentono soprattutto della accresciuta instabilità politica”. Le correzioni per lo 0,2% deriveranno per un quarto da “tagli spesa selettivi” e tre quarti da maggiori entrate, in gran parte legate alla lotta all’evasione fiscale.

Il ministro dell’Economia, tuttavia, parlando delle misure di aggiustamento del deficit, ha assicurato che saranno “esclusi interventi sull’Iva e sulle agevolazioni fiscali. È esclusa, inoltre, l’estensione di ulteriori round di voluntary disclosure“.  Il governo, infatti, punta a ottenere un miliardo di euro di maggiori entrate.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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