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Deficit al 3,5% nel primo trimestre, il più basso dal 2000

L’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil, nel primo trimestre, è stato del 3,5%, un calo di 0,5 punti rispetto allo stesso periodo del 2017. Secondo i dati rilevati dall’Istat, si tratta del valore più basso registrato dal 2000. Anche il reddito delle famiglie consumatrici frena.

Deficit al 3,5% nel primo trimestre, il più basso dal 2000

Diminuisce dello 0,2% il potere d’acquisto delle famiglie consumatrici. Secondo quanto riferisce l’Istat la sua crescita è avvenuta ad “un ritmo modesto, inferiore a quello dell’ultima parte del 2017”, soprattutto “in presenza di una dinamica inflazionistica in lieve accelerazione, si è determinato, per la prima volta da oltre un anno, un calo congiunturale del potere d’acquisto”. Il tasso di inflazione arriva a giugno all’1,4%, dall’1% di maggio, salendo soprattutto per gli acquisti quotidiani dei consumatori. L’indice dei prezzi al consumo sale dello 0,3% su base mensile e dell’1,4% su base annua, tornando sui livelli di maggio 2017. A fare da traino, secondo l’Istat “sono di nuovo i prodotti ad alta frequenza d’acquisto, che registrano un aumento dei prezzi su base annua più che doppio di quello generale” (+2,9%). Inoltre i prezzi dei beni energetici non regolamentati hanno fatto registrare un aumento del 9,4%.

Crescono dello 0,8% i consumi delle famiglie del primo trimestre del 2018, rispetto al precedente. Di contro si riduce la propensione al risparmio, che scende in termini congiunturali dello 0,5% e si assesta al 7,6% – lo stesso valore registrato nel secondo semestre del 2017, il minino dalla fine del 2012. La spesa delle famiglie su base annua per i consumi finali sale dell’1,7%. Il tasso di investimento delle famiglie invece, calcolato come rapporto tra investimenti fissi lordi e reddito disponibile lordo, è stato pari a 5,9% nel primo trimestre del 2018.

In diminuzione la pressione fiscale, che nel primo trimestre del 2018 tocca il 8,2% scendendo di 0,2 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre del 2017. Confrontando sempre gli stessi due periodi, l’Istat ha registrato un aumento dello 0,2% delle uscite totali, la cui incidenza sul Pil (del 45,6%) risulta diminuita di 0,8 punti percentuali.

Infine, le uscite correnti totali hanno registrato un aumento dello 0,6% nel primo trimestre 2018, mentre le uscite in conto capitale sono diminuite del 6,6%. Le entrate totali nello stesso periodo sono cresciute in termini tendenziali dell’1,3% e la loro incidenza sul Pil è stata del 42,1%, in calo dello 0,3% rispetto al corrispondente periodo del 2017. Le entrate correnti nel primo trimestre 2018 hanno segnato un aumento dell’1,5% mentre quelle in conto capitale sono diminuite del 43,3%.

Rosanna Pasta

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Rosanna Pasta
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