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Davos, Conte: “Vogliamo l’Europa del popolo per il popolo”

Il premier Giuseppe Conte ha fiducia nell’economia italiana. A dispetto dai recenti indicatori che prospettano un andamento recessivo, secondo il presidente del Consiglio la crescita dell’Italia potrebbe arrivare fino all’1,5% quest’anno. In una intervista a Bloomberg Tv Conte ha poi precisato che non ci sarà nessuna correzione alla manovra e che il rallentamento della crescita è parte di una tendenza a livello mondiale.

“Siamo una coalizione forte e il M5S e la Lega hanno molto senso di responsabilità. Stiamo lavorando strenuamente, c’è uno spirito unitario e sono molto fiducioso che possiamo durare cinque anni”: ha aggiunto Conte all’emittente che gli chiedeva della tenuta del governo. “Lavoro molto bene con il mio team, non c’è nessuna prospettiva di diversa composizione del governo”.

Conte a Davos tra economia e una nuova Ue

Sulla Bce “essendo una banca centrale, non ha un potere valutario adeguato?”. Conte ha aggiunto che “è chiaro che nel sistema attuale la Vigilanza bancaria è insoddisfacente. Gli italiani sono stati pazienti per molti anni” dando “fiducia alle istituzioni politiche e tecniche europee”, ha aggiunto il Presidente del Consiglio. “A dispetto delle aspettative dei cittadini europei, la reale implementazione dell’euro è stata molto diversa. Il prezzo della stabilità è stato un crescente debito pubblico e la frugalità di bilancio ha frenato la crescita del Pil”. 

“C’è una parola chiave attorno alla quale abbiamo costruito la nostra visione politica e l’attività (di governo, ndr), e quella parola è ‘POPOLO'”, ha affermato ancora Conte davanti all’elite globale del Forum economico mondiale, dove ha recitato in italiano il passaggio della Costituzione “in Italia la sovranità appartiene al popolo”. “Dobbiamo dare una risposta a tutto questo”, ha esortato Conte.

“Abbiamo bisogno di un nuovo umanesimo”, una visione “radicalmente nuova” della politica che “metta al centro gli esseri umani, le famiglie, le comunità”, secondo Conte, ed ha aggiunto: “Questa l’Europa che sogniamo. Un’Europa del popolo, fatta dal popolo e per il popolo”.

La fiducia del ministro Tria

Anche il ministro dell’Economia Giovanni Tria rassicura: “L’Italia centrerà gli obiettivi di deficit per il 2019 e non ci sarà bisogno di una manovra correttiva”. Il governo “è favorevole alla creazione di una rete telefonica fissa unica, che nascerebbe da una fusione tra le rete di Telecom Italia (Tim) e Open Fiber”. “Certamente una rete unica porterebbe efficienza al sistema e da questo punto di vista il governo penso che debba guardare con favore a un’evoluzione in quella direzione – ha spiegato Tria – ma si tratta di scelte che devono fare poi nella loro autonomia società private e quotate”.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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