Sarà il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ad annunciare che gli Stati Uniti sospenderanno la loro partecipazione all’accordo nucleare con la Russia. Lo ha riferito la Cnn.
L’accordo, firmato nel 1987 da Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov alla fine della Guerra Fredda, prevede il controllo dei cosiddetti “euromissili“, i missili nucleari a medio raggio (Inf).
L’ultimatum. Gli Stati Uniti hanno informato gli alleati della Nato di voler uscire dall’accordo. Già all’inizio dello scorso dicembre, l’amministrazione Trump aveva avvisato che avrebbe abbandonato il trattato se la Russia non avesse iniziato a rispettarlo, fissando un ultimatum che scade il 2 febbraio.
L’accusa. Secondo gli Usa, la Russia avrebbe violato l’accordo con i missili balistici tattici 9M729, dal momento che la loro gittata supera i limiti posti dall’Inf, pertanto chiedono a Mosca di distruggerli.
Tensioni. Dopo l’annuncio si teme un ritorno alle armi contro Mosca. Il sottosegretario di Stato per il controllo delle armi, Andrea Thompson, ha detto, nelle scorse settimane, che il termine ultimo affinché la Russia rispettasse l’accordo era il 2 febbraio. Ieri Thompson ha incontrato a Pechino il vice ministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov, il quale ha detto che “non vi sono stati progressi, la posizione americana rimane dura e come un ultimatum”. E ancora, secondo quanto riporta l’agenzia Tass: “Abbiamo detto agli americani avviare un dialogo in condizioni di un tentato ricatto alla Russia”.
In ogni caso dovranno passare 180 giorni dall’annuncio perché sia definitivo, a meno che, intanto, la Russia non lo rispetti.