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Captain Marvel, Brie Larson accusata di razzismo e sessismo

Manca poco all’uscita del nuovo film della Marvel Captain Marvel e già le polemiche fioccano. Le dichiarazioni della protagonista Brie Larson, che ha preteso un Press Tour più vario e femminile per contrastare la supremazia bianca, sono state fraintese.

Le sue frasi, che erano un invito a diversificare e dare più spazio al pubblico femminile, anche di colore, sono state mal interpretate dal pubblico maschile che non ha perso tempo a catalogarle come “razziste e sessiste”. Le lamentele hanno riempito il sito ufficiale Rottentomatoes:

“L’attrice protagonista non vuole che il pubblico bianco maschile vada, quindi non andrò”.

“Sento che in qualche modo non sono gli Skrull il nemico, ma io, da quando Brie Larson ha dichiarato che non vuole gente come me nel suo Press Tour”.

“Prima di tutto sarà peggio di Gli ultimi Jedi. La critica lo amerà, il pubblico lo odierà. Sono eccitato solo per Nick Fury, gli Skrull e i Kree e non per lei. Voglio vedere gli Skrull che fanno le loro cose e scoprire come Nick Fury ha perso l’occhio”.

“La Larson è stata chiara: gli uomini non hanno bisogno di vedere questo film”.

“Gli atteggiamenti razzisti e sessisti della Larson non mi fanno venire voglia di spendere i soldi per vedere questo film, ecco qui, Miss Larson”

“Perché la Marvel ha deciso di ingaggiare una razzista e sessista dichiarata che ce l’ha con i maschi bianchi, non lo capirò mai. Se Robert Downey Jr. avesse detto che non gli importava delle opinioni delle donne bianche di 40 anni e che non voleva essere intervistata da una donna bianca, perché ciò non è successivamente inclusivo, le persone sarebbero impazzite. La sua carriera sarebbe finita, sarebbe stato etichettato come un razzista e sessista, attaccato dai media e la sua credibilità sarebbe stata offuscata. Come maschio bianco, non sosterrò questo film o qualsiasi altro film con Brie Larson. Dicono che lei è il nuovo volto dell’ MCU? Come villain però, perché di certo non è un’eroina”.

Paola Chirico

Ho 25 anni e nella vita aspetto l'ora di pranzo a livello amatoriale. Da grande sogno di aprire un'agenzia di comunicazione tra Louis Vuitton e il buon gusto e nel tempo libero presiedo un'associazione che si occupa di recuperare i fondi per la ricerca del buonsenso. Attualmente collaboro con testate web e blog trattando temi che abbiano attinenza col mondo del cinema e delle serie tv, e per citare Scorsese: “Andare al cinema è come andare in chiesa per me, con la differenza che la chiesa non consente il dibattito, il cinema si.”

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Paola Chirico
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