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“L’immortale”, il Ciro di Gomorra tra presente e passato

Arriva nelle sale giovedì “L’immortale”, diretto e interpretato da Marco D’Amore, distribuito da Vision Distribution. Il film è un nuovo capitolo che si integra completamente in Gomorra – La serie e fa da ponte tra la quarta e la quinta stagione. Un progetto crossmediale e innovativo attraverso il quale, per la prima volta in assoluto nella storia della serialità, un film a se stante diventa anche un segmento del racconto a cavallo tra le due stagioni di una serie televisiva.

È una storia piena di conflitti, miserie e paure. Un criminale un giorno ci disse che l’errore più grande è che non abbiamo paura. E questo è un sentimento che ci accomuna. Quando c’è la narrazione per diventare immortali, bisogna superare anche la logica”, sottolinea il regista e protagonista.

Il corpo di Ciro sta affondando nelle acque scure del Golfo di Napoli, colpito al petto da Genny Savastano, il suo unico, vero amico. E mentre sprofonda sempre più, affiorano i ricordi. Ambientato tra la Napoli degli anni ’80 post-terremoto e la Riga odierna, la storia è un continuo dialogo tra il presente di Ciro, esiliato sul Baltico a migliaia di chilometri da casa e dagli ultimi affetti rimasti, e il suo passato da orfano.

Per D’Amore “Ciro bambino compie il percorso che viene fatto da altri bambini. A noi interessava raccontare la povertà. Era una Napoli disastrata, che si era dimenticata dell’infanzia”. Ma “la sfida più grande è stata lavorare con quelli più bravi di me e questa competizione mi ha eccitato. Sono consapevole dei conflitti che possono nascere da un progetto così. Sentivo una grande vertigine legata alla narrazione”. (ITALPRESS)

Redazione

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Tags: CiròGomorraL'Immortale