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Renzi: “Sulle riforme, mettiamo il turbo” | “Se Fi non ci sta andiamo avanti da soli”

Deciso sulla prosecuzione del cammino delle riforme, ma attento a non alimentare polemiche con chi, nella maggioranza e nell’opposizione, dovrà dare il suo contributo, in termini di voti in parlamento, al varo delle leggi che “dovranno fare uscire il paese dalla palude”.

Matteo Renzi torna a parlare, ai microfoni di Rtl 102.5,dopo l’elezione del presidente della Repubblica. “Io vincitore e Berlusconi e Grillo sconfitti? È una lettura politichese”, ha detto. “Siamo molto contenti per l’elezione del presidente. Sergio Mattarella è uno straordinario galantuomo, è un politico ma lo ha fatto sempre con un rigoroso senso delle istituzioni. E’ in prima fila contro la mafia e sarà un arbitro imparziale che non deve dare ragione a uno o all’altro ma rispettare la Costituzione.Gli italiani, che forse non lo conoscono bene, impareranno presto ad apprezzarlo”.

“L’elezione del Capo dello Stato mette il turbo, non rallenta le riforme”, ha chiarito il premier. Le riforme vanno avanti “perché servono all’Italia e agli italiani. Io non passo i prossimi mesi a parlare con i partitini ma tra gli italiani per rimettere in moto il paese. Alla Camera, Fi non è importante dal punto di vista numerico ma come idea di riforme condivise. Credo che Fi abbia interesse a starci ma non ha senso rimettere in discussione tutto, noi si va avanti comunque, se non vogliono andiamo avanti anche senza. Il centrodestra ha divisioni al proprio interno, capisco anche il Pd, le ha e le avrà ma Berlusconi ha detto che Mattarella è una persona assolutamente per bene”.

Renzi ha poi proseguito: “C’era chi si chiedeva chissà cosa c’ è sotto il patto del Nazareno. Non c’è nulla. Dicevano: c’è sotto l’elezione del presidente della Repubblica, la giustizia…in Italia c’è il complottismo, le trame segrete, guardano troppo serie tv ed ecco il ‘Nazareno 7’. No, le regole si scrivono insieme. Chi sospettava il patto segreto sabato ha avuto la risposta”. Così Matteo Renzi, a Rtl, ironizza sulle intenzioni attribuite al Patto con Berlusconi”.

Anche il Pd ha le sue divisioni; Renzi non si illude: dopo la tregua per l’elezione del presidente, si tornerà a discutere. “Il mio partito aveva una figuraccia da farsi perdonare per l’elezioni dello scorso presidente della Repubblica. Il Pd è stato bravissimo e compatto nell’evitare quella vicenda. Che il Pd non litighi è una contraddizione in termini e torneremo a discutere. Va bene discutere ma ricordo che siamo qui per rimettere in moto l’Italia”.

Il premier ha replicato anche a Pierluigi Bersani; l’ex segretario del Pd aveva definito Renzi bravo, avvertendolo per che Mattarella sarà puntiglioso nel vaglio delle riforme costituzionali: “Se Bersani dice che sono bravo sono contento, ma a proposito delle riforme voglio dire che Napolitano non è stato meno rigoroso di quanto lo sia Mattarella. Evitiamo di mettere in mezzo il Capo dello Stato”.

Quindi, l’affondo nei confronti di Grillo: “Deve decidere una volta per tutte. Ha mandato 150 persone in Parlamento ma la gente che li ha votati vuole un cambiamento. I Cinque Stelle invece stanno fermi, arroccati, stanno su una sorta di Aventino, ritirati nel loro angolo.

Renzi, infine, ha difeso la norma della delega fiscale, ha spiegato che sulla Grecia “serve serietà, prudenza, responsabilità”, ha spiegato che il governo deve intervenire per rafforzare i primi segnali di ripresa che arrivano dai principali indicatori economici e ha annunciato: “andrò in giro per l’Italia, provincia per provincia per ridare fiducia agli italiani”.

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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