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“Carismi diversi non siano motivo di divisione” | Il monito del Papa contro invidia e gelosia

“Nella comunità cristiana abbiamo bisogno l’uno dell’altro e ogni dono si applica pienamente per il bene di tutti: questa è la chiesa. Quando nella varietà di carismi si esprime in comunione, non può sbagliare, è il ‘sensus fidei'”. Lo ha detto Papa Francesco (nella foto twitter della giornalista Vania De Luca) nell’udienza generale dedicata alla diversità dei carismi nella Chiesa, e al rapporto tra carismi e unità.

Papa Bergoglio ha spiegato che nella Chiesa vi sono “carismi diversi” e diversi “doni” dello Spirito, e “questo non deve essere visto come un motivo di confusione, di disagio: sono tutti regali che Dio fa alla comunità cristiana, perché possa crescere armoniosa, nella fede e nel suo amore, come un corpo solo, il corpo di Cristo”. “Il nostro cuore – ha proseguito – si deve aprire alla gioia e dobbiamo pensare: ‘Che bella cosa! Tanti doni diversi, perché siamo tutti figli di Dio, e tutti amati in modo unico’. Guai, allora, se questi doni diventano motivo di invidia o di divisione, di gelosia!”.

E ha aggiunto ironico: “Tante volte, noi abbiamo sentito persone che dicono: ‘No, io ho questa qualità, io so cantare benissimo!’. E nessuno ha il coraggio di dire loro: ‘Ma, meglio che stai zitto, perchè ci tormenti tutti quando tu canti!’ Nessuno può dire: ‘io ho questo carisma’”.

Prima dell’udienza Papa Francesco ha incontrato un gruppo di bambini disabili. “Mi diceva una mamma – ha spiegato il Santo Padre – di restare un po’ di più io qui, ma il tempo è dittatore, ma dopo l’udienza in piazza volentieri rimarrò da voi, grazie tante, pregate per me, che io pregherò per voi, che il Signore vi benedica, buona giornata”.

Nel pomeriggio Bergoglio riceverà un gruppo di immigrati sopravvissuti al naufragio del 3 ottobre dello scorso anno al largo dell’isola di Lampedusa. L’udienza avverrà in forma strettamente privata.

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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  • Carissimo Papa che hai scelto un nome degno di quel che sei e che stai facendo. Mi son venuti i brividi quando ho sentito il nome che avevi adottato, perché la Tua scelta mi ha fatto capire subito la tua missione. Ti prego di una sola cosa: abbi il giusto trasporto verso coloro che vengono nel nome del bisogno e nascondono la voglia di non riconoscerti. Sii più d'aiuto a proteggere la nostra unità Cristiana e prepara il popolo cristiano a proteggerti e proteggersi.

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