Nel futuro niente badanti, solo robot: da Pisa un progetto sorprendente

di Redazione

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Nel futuro niente badanti, solo robot: da Pisa un progetto sorprendente

| venerdì 28 Febbraio 2014 - 09:46

Niente più badanti, in futuro solo robot. Arriva da Pisa una scoperta che potrebbe far cambiare del tutto il modo di prendersi cura delle persone anziane ma non solo.

Sembra infatti che le badanti potrebbero essere sostituite da robot, capaci sia di interagire tra di loro che con le altre persone. Sono stati sviluppati all’interno del progetto europeo “Robot-Era”, coordinato dall’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna a Pisa.

Il 27 febbraio c’è stato un open day, durante il quale è stato mostrato a rappresentanti del mondo accademico, istituzionale, delle imprese e a possibili utilizzatori le potenzialità dei robot per uso domestico. “Robot-Era” si concluderà nel 2015 e, accanto all’Istituto di BioRobotica, è forte e continuo il coinvolgimento di un gruppo di lavoro interdisciplinare, composto da università, centri di ricerca, servizi sociali, aziende sanitarie toscane, piccole e medie aziende, grandi imprese e enti pubblici. È stata coinvolta anche l’associazione “Neurocare”di Pisa, i cui rappresentanti hanno integrato il gruppo delle persone anziane residenti a Peccioli che, con entusiasmo, si sono prestate a testare i sistemi robotici.

Il progetto ha previsto la realizzazione di tre piattaforme robotiche in grado di operare in altrettanti scenari: domestici, condominiali, esterni. Il sistema robotico domestico agisce in casa e offre servizi che spaziano dalla possibilità di fare la spesa online e di richiedere la raccolta della spazzatura, al supporto per terapie farmacologiche e alla sicurezza dell’utente a casa. Il robot condominiale fornisce in maniera prevalente servizi di sorveglianza e di portierato. Il robot da esterno si può muovere attraverso le strade cittadine per ritirare gli acquisti o per gettare la spazzatura, o addirittura supportare la persona anziana che desideri fare una passeggiata.

Quello che è emerso è che gli anziani si trovano perfettamente a loro agio con questo tipo di tecnologia e che i robot si sono integrati senza alcun problema. Nel 2015 è previsto il secondo ciclo di sperimentazione durante il quale altre persone anziane volontarie proveranno la nuova versione dei sistemi robotici, questa volta in ambienti reali, sempre sotto la supervisione dei ricercatori di Robot-Era.

“Robot-Era – ha dichiarato il coordinatore del progetto, Filippo Cavallo, ricercatore della Scuola Superiore Sant’Anna – si pone in ultima analisi l’ambizioso obiettivo di accelerare lo sviluppo e incrementare la diffusione dei servizi robotici per gli anziani, dimostrando non soltanto la fattibilità tecnica e scientifica, ma anche affrontando gli aspetti legali, etici, sociali ed economici che possono portare a un concreto sviluppo di un mercato della robotica di servizio, settore in cui la ricerca italiana si pone come leader e che è in grado di coordinare gruppi internazionali. Le potenzialità e il mercato della robotica di servizio sono amplissimi e, in un futuro che riusciamo già ad immaginare, nelle nostre case entreranno altri robot, per compiere servizi che non si limitano certo alla pulizia domestica e che nascondono tecnologia particolarmente avanzata, frutto dell’impegno di tanti giovani ricercatori che a ‘Robot-Era’ stanno lavorando con impegno scientifico ma anche con un impegno e una passione fuori dal comune”.

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