Resta alta la tensione in Ucraina | “Paese sull’orlo della guerra civile”

di Redazione

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Resta alta la tensione in Ucraina | “Paese sull’orlo della guerra civile”

| mercoledì 16 Aprile 2014 - 08:00

Resta alta la tensione in Ucraina, dopo l’attacco aereo delle forze di Kiev sull’aeroporto militare di Kramatorsk, nella regione di Donetsk. Quattro le vittime e due i feriti. Intanto il Consiglio di Sicurezza dell’Onu si riunirà nuovamente sull’Ucraina mercoledì.

Da parte russa la risposta è affidata a Dmitry Medvedev che ha detto di confidare che le autorità ucraine “abbiano abbastanza cervello” per evitare che la tensione cresca ulteriormente. Gli scontri infatti sono sempre più frequenti. In serata, il presidente Vladimir Putin ha chiesto al segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon una chiara condanna delle azioni di Kiev. Secondo il leader russo le azioni di Kiev nell’est del Paese sono “anticostituzionali”. Poi ha avuto un colloquio telefonico con la cancelliera Merkel. L’Ucraina, ha detto, è “sull’orlo della guerra civile”.

Putin, ha fatto sapere il Cremlino, “ha rimarcato che la brutale escalation del conflitto”, imputata al blitz militare di Kiev nell’Est russofono, “ha portato il Paese sull’orlo della guerra civile”.

E dalla Casa Bianca arriva il monito: “Quella a Kiev è una situazione pericolosa”. Sempre il portavoce, Jay Carney ha sottolineato: “L’uso della forza non è l’opzione preferibile ma il governo di Kiev doveva rispondere”, commentando l’operazione delle forze ucraine a Kramatosk.

Kiev ha mandato l’esercito in Ucraina orientale per contrastare le milizie filorusse che da giorni occupano i palazzi del potere locale, quanto già visto in Crimea prima dell’annessione. Il presidente dell’Ucraina Oleksander aveva annunciato che nelle prime ore di martedì che sarebbe iniziata un’operazione antiterrorismo, nella zona settentrionale della regione di Donetsk. A Slaviansk invece, dieci carri armati e sette pullman pieni di uomini delle forze speciali ucraine sono entrate a est della città.

Due militari ucraini, un ufficiale e un soldato, sono stati presi in ostaggio da separatisti filo-russi a Krasny Luch, nella regione orientale di Lugansk, una trentina di chilometri a nord della frontiera con la Russia: lo ha denunciato il ministero della Difesa di Kiev, assicurando che saranno adottati tutti i provvedimenti necessari per il loro rilascio. I due si erano fermati per riparare un guasto alla propria vettura allorché sono sopraggiunti alcuni miliziani russofoni che li costretti a salire a bordo del loro veicolo e li hanno quindi portati via con sé, verso una destinazione ignota.

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