Arrestata una ‘cartomante’ di Molfetta | 500 euro per togliere una “fattura a morte”

di Redazione

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Arrestata una ‘cartomante’ di Molfetta | 500 euro per togliere una “fattura a morte”

| giovedì 17 Aprile 2014 - 08:26

Una sedicente “cartomante” di Molfetta e una sua complice 59enne di Giovinazzo, sua amica, sono state arrestate dai carabinieri con l’accusa di estorsione continuata e aggravata. Sono accusate di aver preteso 500 euro in contanti con minacce anche di morte nei confronti di una donna di 47 anni.

Tutto è iniziato un paio di mesi fa quando la vittima, attraversando un periodo poco felice della sua vita, su input dell’amica 59enne che conosceva la cartomante, si era rivolta a quest’ultima pensando di risolvere i suoi problemi. Nel corso del primo appuntamento, la “specialista” riferiva che era necessario togliergli una “fattura a morte”.

Si accordavano quindi per una decina di “giri di carte” comprensivi di “protezioni” consistenti in acqua benedetta, patate o pupazzi con spilli e immagini sacre utili a scongiurare il “malocchio”, il tutto per un importo di circa 900 euro pagato in due volte dalla vittima. Dopo l’interruzione degli incontri tra le due, la cartomante, con la collaborazione dell’amica, iniziò ad inviare alla 47enne numerosi sms dal tenore minaccioso finalizzati a costringerla a versare ulteriori 500 euro a titolo di compenso per delle prestazioni di cartomanzia che avrebbe a suo dire effettuato.

Continue minacce, offese e possibili ritorsioni anche nei confronti dei famigliari della vittima che, in preda al panico, decideva di rivolgersi ai Carabinieri i quali preparavano la trappola. Fingendo di stare al gioco, la 47enne ha accettato di consegnare il denaro alla cartomante nel corso di un incontro che sarebbe avvenuto presso un distributore di benzina a Giovinazzo. All’appuntamento concordato si presentavano entrambe le donne che, dopo essersi fatte consegnare il denaro, sono però state arrestate dai carabinieri. Su disposizione della procura della Procura di Bari, entrambe sono state rinchiuse in carcere.

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