Dl Lavoro, il governo Renzi blinda il decreto | Ncd: “Votiamo sì, ma al Senato sarà battaglia”

di Maria Teresa Camarda

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Dl Lavoro, il governo Renzi blinda il decreto | Ncd: “Votiamo sì, ma al Senato sarà battaglia”

| martedì 22 Aprile 2014 - 14:23

Il governo ha chiesto la fiducia sul testo del dl Lavoro così come è stato emendato dalla commissione Lavoro della Camera. Lo ha comunicato il capogruppo del Pd a Montecitorio, Roberto Speranza, al termine del vertice di maggioranza con il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e quello dei Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi. Quest’ultima ha annunciato la decisione all’Aula della Camera dei deputati, che domani inizierà con le dichiarazioni di voto per arrivare al voto finale giovedì.

“Con il Nuovo Centrodestra c’è stata una discussione costruttiva, alla fine il governo ha scelto di mettere la fiducia sul testo varato dalla commissione Lavoro, a noi sembra un testo equilibrato, il giudizio del Pd è assolutamente positivo”, ha detto Speranza, commentando l’accordo raggiunto nel vertice di maggioranza che si è concluso poco fa a Montecitorio sul dl Lavoro. Secondo il Pd, spiega Speranza, “il provvedimento assegna qualche punto in più alle imprese senza far sfociare la flessibilità in precarietà, ora la discussione passa al Senato. Noi avevamo il compito di fare il primo passo avanti”.

“Piccoli ritocchi”: sarebbe questo il punto di mediazione cui si sarebbe giunti dopo due ore e mezza di riunione. Il ministro Poletti si era dichiarato disponibile ad affrontare il capitolo delle modifiche su alcuni punti caldi come la formazione pubblica obbligatoria nell’apprendistato e la stabilizzazione degli apprendisti fatta con l’obbligo dell’assunzione, ma il confronto non è andato oltre un generico rimando al dibattito al Senato. Nel Pd e nel governo è prevalsa la necessità di acquisire rapidamente il primo passaggio parlamentare a Montecitorio.

Il Nuovo Centrodestra voterà la fiducia alla Camera al dl Lavoro, annuncia nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio la capogruppo, Nunzia De Girolamo: “Siamo alleati del governo e degli italiani. Voteremo la fiducia ma il nostro sostegno al governo è condizionato alla battaglia che faremo al Senato sul testo del decreto che consideriamo migliore per il Paese”, ha spiegato. Per De girolamo “esistono due sinistre: una riformista e una no, rappresentata ad esempio da Cesare Damiano”. Sulla stessa linea il presidente della commissione Lavoro a palazzo Madama, Maurizio Sacconi: “Il nostro impegno al Senato sarà quello di far valere le nostre ragioni”, ha detto.

Sì alla fiducia sul decreto Lavoro in Aula alla Camera, “ma con l’impegno a intervenire sul testo una volta arrivato all’esame del Senato”, è arrivato anche da Scelta Civica, stando a quanto si apprende da fonti parlamentari.

Vertice di maggioranza che era stato convocato d’urgenza a Montecitorio, in vista dell’esame del dl Lavoro alla Camera dei deputati. Il testo, emendato dal Pd in commissione per accontentare la propria ‘ala’ sinistra, così com’era non piaceva per niente al Nuovo Centrodestra, che in commissione non aveva votato, e fa storcere il naso a Scelta Civica, che in commissione si era astenuta. “Le misure previste dal ministro Poletti porteranno a creare maggiore occupazione“, dice Pier Carlo Padoan, difendendo la manovra targata Renzi.

Il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano aveva criticato aspramente il testo: “A questo punto solo un accordo nella maggioranza può consentire l’ulteriore iter del provvedimento”, avverte Maurizio Sacconi, presidente dei senatori del Ncd, a proposito del dl lavoro. “Insistiamo a chiedere il ripristino sostanziale delle semplificazioni ai contratti a termine e di apprendistato perché siamo convinti – spiega – che esse sono essenziali per incoraggiare la maggiore occupazione. Come hanno rilevato tutte le organizzazione dei commercianti e degli artigiani, le rigidità riproposte dagli emendamenti Pd – sottolinea Sacconi – avrebbero l’effetto di inibire l’uso di quei contratti di apprendistato che pure rimangono il miglior modo con cui i giovani possono entrare nel mercato del lavoro”.

Critiche le opposizioni di fronte al botta e risposta delle forze politiche che rappresentano la maggioranza. “Continuiamo ad assistere sbigottiti all’incartamento interno al Pd e tra Pd e Ncd sul dl lavoro? E’ incredibile e indecente – afferma la deputata di Forza Italia, Daniela Santanchè – che i partiti che si sono autoproclamati salvatori del paese non abbiano le idee chiare su come affrontare il primo e piu’ urgente dramma vissuto dagli italiani. Forza Italia non ci sta. Agli italiani che hanno perso fiducia diciamo: non vi lasceremo soli. Dobbiamo reagire”.

“Ncd non vuol votare il Jobs Act del Barbatrucco Renzi! No problem metteranno la fiducia. Monti… Letta… Renzi? Nessuna differenza e stessa inconsistenza!”. Così su Twitter l’ex capogruppo 5 Stelle al Senato, Maurizio Santangelo.

 

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