Crisi, gli ex dipendenti Windjet sono scesi in piazza | “Chiediamo dignità, vogliamo lavorare” /VIDEO

di Redazione

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Crisi, gli ex dipendenti Windjet sono scesi in piazza | “Chiediamo dignità, vogliamo lavorare” /VIDEO

| mercoledì 23 Aprile 2014 - 13:19

Si sono dati appuntamento in piazza Università, a Catania, gli ex dipendenti Windjet, la compagnia aerea low cost catanese che da quasi due anni non vola più ed è stata ammessa al concordato preventivo.

Una mobilitazione spontanea per chiedere alle istituzioni sostegno e aiuto. In rappresentanza dei lavoratori un gruppo di manifestanti ha voluto richiamare l’attenzione per esporre al sindaco di Catania Enzo Bianco le loro attuali e reali condizioni e proporre una collaborazione costruttiva istituendo un tavolo di concertazione per possibili ricollocazioni.

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“Chiediamo una ricollocazione e soprattutto che l’Amministrazione comunale ci faccia da portavoce – ha detto Valentina Barbagallo, ex dipendente Windjet – non ci fermeremo all’amministrazione comunale ma cercheremo di collaborare con i nostri colleghi di Palermo. Cerchiamo delle risposte, delle possibilità, delle aperture, dei tavoli di concertazione, qualcosa di concreto”.

“Comprendiamo che la situazione è veramente difficile in tutta Italia – prosegue Barbagallo – ma a Catania stanno arrivando tante compagnie, allora perché non cercare nel bacino di professionisti ex Windjet personale con esperienza?”

A scendere in piazza oggi sono stati i cassintegrati che non nascondo di sentirsi comunque dei “fortunati che hanno una base reddituale”. Tuttavia gli ex dipendenti Wind-Jet sono “dei professionisti, il lavoro è dignità e noi vogliamo lavorare”.

Si tratta, infatti, di personale tecnico, amministrativo ed assistenti di volo, ma i manifestanti dicono di rappresentare circa un centinaio di persone di ogni categoria che si sono costituite in una sorta di comitato: “Colloqui  se ne fanno tanti e curriculum se ne inviano in continuazione – dice Valentina Barbagallo -, però la crisi c’è e molti sono andati fuori, anche fuori Europa, in Vietnam, in Tanzania…”

Wind-Jet contava circa 500 dipendenti, poi dopo la crisi e l’atterraggio definitivo molti hanno trovato lavoro all’estero con dei contratti a tempo determinato, quindi è probabile che possano tornare in cassa integrazione guadagni.

“Non ci aspettiamo nulla – ha proseguito Valentina – anche uno per noi sarebbe più di zero. Se uno diventa cento ben venga”.

La crisi della compagnia aerea catanese ha comportato il fermo dei voli e la cassa integrazione per piloti e assistenti di volo. Sono rimasti senza lavoro circa 500 persone. Per loro, dopo varie traversie legate anche al concordato preventivo, c’era stato l’accesso a gli ammortizzatori sociali, come la cassa integrazione speciale (Cigs).
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