Sanità, in Sicilia chiudono altri punti nascita

di Redazione

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Sanità, in Sicilia chiudono altri punti nascita

| giovedì 26 Febbraio 2015 - 12:31

L’assessore per la Salute, Lucia Borsellino ha dato il via ai provvedimenti attuativi della rete ospedaliera sui punti nascita non previsti nella nuova rete varata lo scorso 23 gennaio. Un provvedimento che è anche la conseguenza delle polemiche politiche con il ministro della Salute Beatrice Lorenzin successive alla morte della piccola Nicole, morta pochi minuti dopo il parto a Catania per mancanza di posti letto in ospedale.

L’assessore ha dato disposizioni alle Aziende sanitarie sedi di punti nascita per i quali è prevista la dismissione nella nuova rete ospedaliera, di avviare gli ulteriori procedimenti di chiusura, con il mantenimento, nei presidi pubblici di interesse, della temporanea guardia attiva ostetrico-ginecologica h24 fino al completamento della dismissione.

Le aziende dovranno garantire la messa in sicurezza del percorso di assistenza alle future mamme, assicurando contemporaneamente le condizioni di ricettività in sicurezza dei Punti Nascita che dovranno accogliere la maggiore domanda, nonché altre attività di supporto alle famiglie.

Le Aziende interessate – dice l’assessorato – dovranno curare, anche, le dovute attività di informazione e comunicazione da concertare con i territori sulla nuova organizzazione dei servizi per l’assistenza materno-infantile nonchè il collegamento funzionale con gli stessi ambiti territoriali. Si prevede dunque la chiusura dei punti nascita di Licata, Paternò e Cefalù.

Hanno già cessato le attività legate al parto 15 punti nascita pubblici e privati: dal 2012 Leonforte e Piazza Armerina; dal 2013 Niscemi, Mazzarino, Augusta, Alcamo, Mazara; dal 2014 Barcellona e Mistretta, oltre alle case di cura private Valsalva di Catania, Orestano e Demma di Palermo, Villa Rizzo di Siracusa e Villa dei Gerani di Trapani.

Disposizioni di disattivazione delle attività di ostetricia finalizzata alla nascita riguardano anche la casa di cura Argento di Catania. 

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In relazione alla nota diffusa in data odierna dall’’assessore Borsellino in merito alla chiusura dei Punti nascita, le case di cura Orestano, nella persona del dottor Piefausto Orestano, e la Nuova casa di cura Demma, nella persona del dottor James Cucinella, dichiarano, a tutela del buon nome e dell’’immagine delle strutture, che i loro punti nascita non sono stati chiusi dalla pubblica amministrazione per mancanza di requisiti o perché non erogavano il numero minimo di 500 parti all’anno (ne erogavano, in media, circa 800), e che, pertanto rispettavano tutti i requisiti di legge ed erano sicuri. In realtà, la chiusura dei punti nascita delle case di cura accreditate Orestano e Demma è stata frutto, esclusivamente, di una libera scelta aziendale.

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