Un club di Vigarano Mainarda, nel Ferrarese, non era una associazione culturale, perché all’interno del locale in cui andavano e venivano uomini di ogni età, oltre a vedere spettacoli hard si potevano avere rapporti sessuali a pagamento.

Per questo motivo, la polizia di Stato di Ferrara, coordinata dalla Procura ieri ha eseguito tre ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip, a carico di due italiani ed una romena, che gestivano un’attività di sfruttamento della prostituzione: si tratta di B.G. 48 anni; B.D., 48 anni; O.A.G., romena di 28 anni che curava la gestione di alcune ragazze.

L’operazione “Last sex” durata 6 mesi da gennaio a giugno 2014, hanno consentito di accertare che il locale, dietro la copertura dell’associazione culturale, nascondeva in realtà una vera e propria casa di prostituzione. Nel corso delle serate organizzate, i tre indagati garantivano la presenza di numerose ragazze straniere che, seppur formalmente socie del club, venivano retribuite in base al numero di prestazioni sessuali consumate con i clienti, anch’essi formalmente tesserati dell’associazione culturale.

Dalle risultanze investigative, è emerso che la contabilità delle prestazioni dalle ragazze veniva assicurata con una particolare metodologia. All’ingresso i clienti, dietro il pagamento di una somma (variabile dai 50 ai 100 euro) ricevevano indicazioni sulla ubicazione di apposite zone, attigue alla sala, appartate e chiuse da pesanti tendaggi, dove era possibile fruire di uno spettacolo erotico privato oltre alla possibilità anche di consumare rapporti sessuali.

La perquisizione nel locale ha consentito di sequestrare elementi di riscontro investigativo, compresi preservativi riposti in diversi luoghi. Il locale è stato chiuso su decreto dell’autorità giudiziaria.