Una cerimonia alla Camera dei Deputati per la liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Il prossimo 25 aprile saranno 70 anni dalla ricorrenza: oggi Laura Boldrini ha incontrato i partigiani che hanno fornito un contributo decisivo alla rinascita del Paese. Alla fine i deputati del Pd hanno cantato “Bella ciao”, l’inno della Resistenza, mentre il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e i presidenti Grasso e Boldrini salutavano i protagonisti della Resistenza.
“Oggi, voi partigiani, siete qui non come ospiti ma come padroni di casa”, ha sottolineato il presidente della Camera, Laura Boldrini, in un’aula piena di bandiere tricolore. Alla cerimonia erano presenti anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che il 25 aprile sarà a Milano.
“La ricerca storica deve continuamente svilupparsi” ma “senza pericolose equiparazioni” fra i due campi in conflitto nella lotta di Liberazione nazionale dal nazifascismo”, ha scritto Mattarella in un messaggio che sarà pubblicato sul prossimo numero del mensile Micromega.
A Montecitorio sono intervenuti la storica Michela Ponzani; Carlo Smuraglia, presidente dell’Anpi; Marisa Cinciari Rodano, impegnata nella Resistenza romana e prima donna eletta vicepresidente della Camera; Michele Montàgano, presidente vicario dell’Associazione Reduci dalla prigionia: presenze significative del movimento di Liberazione che, per la prima volta, intervengono in un’aula parlamentare. Tra i ministri presenti Stefania Giannini, Maria Elena Boschi e Roberta Pinotti, il titolare della Farnesina Paolo Gentiloni e il Guardasigilli Andrea Orlando.
“La Costituzione repubblicana – ha affermato Boldrini – che ha consentito al popolo italiano di ritrovare nel Parlamento il presidio dell’esercizio delle libertà e dei diritti fondamentali, è figlia della resistenza anti-fascista ed è per questo che oggi il nostro pensiero commosso va a coloro che per lo più giovani e giovanissimi, per dare alle generazioni future il dono della libertà, sono stati uccisi, sono stati torturati, reclusi tra mille sofferenze e umiliazioni”.
Il presidente Grasso ha poi rivolto un appello ai ragazzi presenti in aula: “La Resistenza è molto di più di un capitolo del vostro manuale di storia. È vita vissuta sulla pelle delle persone semplici ma coraggiose come loro, – ha detto – ancorché giovanissimi scelsero di stare dalla parte giusta, a costo di pagare a caro, carissimo prezzo quella decisione”.
