Aiop, Barbara Cittadini confermata vicepresidente | “Pronti alle sfide importanti che ci attendono”

di Redazione

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Aiop, Barbara Cittadini confermata vicepresidente | “Pronti alle sfide importanti che ci attendono”

| venerdì 12 Giugno 2015 - 10:46

La palermitana Barbara Cittadini è stata confermata vicepresidente nazionale di Aiop. L’elezione è avvenuta a Roma, nel corso della prima riunione del nuovo consiglio nazionale dell’Associazione italiana ospedalità privata, insediatosi dopo l’assemblea di fine maggio, conclusasi con la nomina a presidente di Gabriele Pelissero.

L’incarico a Barbara Cittadini, presidente di Aiop-Sicilia e del consiglio di amministrazione della casa di cura Candela di Palermo, premia una storia personale e professionale di elevato profilo e l’impegno profuso nella vita associativa.

“In questo triennio – ha detto la Cittadini dopo la nomina – ci attendono sfide importanti, nella quali dimostreremo che gli ospedali privati accreditati, in una fase caratterizzata da una riforma di sistema finalizzata ad una riorganizzazione ed a un efficientamento quali-quantitativo, sono in grado di ristrutturare la loro offerta sanitaria per dare un risposta puntuale, efficiente e di qualità alla domanda di salute degli italiani e garantire quella sinergia e complementarietà, prevista dal legislatore. Il Regolamento Balduzzi, che sarà operativo a partire dal 19 giugno, cambierà radicalmente l’attuale assetto del sistema.

Un Regolamento che presenta, anche, alcune criticità in merito alle quali, negli ultimi due anni, l’Aiop si è confrontata, in una logica assolutamente costruttiva, con il ministero della Salute. Al riguardo, ritengo indispensabile che il Ministero emani dei provvedimenti attuativi, che consentano un implementazione omogenea del Regolamento nelle varie regioni, evitando interpretazioni territoriali, che rischierebbero di delineare un Paese con ventuno sistemi regionali, con modelli assai diversi tra di loro, che determinerebbero eterogeneità dei livelli assistenziali e difformità destabilizzanti per gli utenti e per gli erogatori. Se l’obiettivo è quello di garantire il mantenimento di un welfare sanitario universale e solidaristico e lo strumento per consentirlo è il conseguimento di maggiori livelli di efficienza, a mio avviso, la scelta migliore è quella di consentire la libera scelta del cittadino, responsabilizzando gli erogatori, in un pluralismo che deve essere presupposto di competitività virtuosa, codificando un finanziamento rigidamente legato alle prestazioni effettivamente erogate, tutelando libertà di scelta e di mobilità, intesa come diritto dei cittadini ma, anche, come strumento per incrementare la qualità. È un obiettivo ambizioso, ma i Paesi dell’Ue, che si muovono in questa direzione, stanno affrontando molto bene le crisi del welfare sanitario.

“In questi ultimi mesi, inoltre, è stato acceso il dibattito sui ‘tagli’ alle Regioni, previsti dalla legge di stabilità 2015- aggiunge Barbara Cittadini -. Le minori rimesse alle Regioni, per 4 miliardi di euro, produrranno una riduzione delle risorse al settore sanitario di circa 2 miliardi. Per onestà intellettuale, bisogna chiarire che sono stati i Presidenti delle Regioni a richiedere al Governo centrale che due dei quattro milioni di tagli venissero espressamente destinati al settore sanitario. L’intesa tra Stato e Regioni dovrebbe essere definita a breve. Il nostro auspicio è quello che il Governo continui a rigettare la richiesta dei presidenti delle regioni di operare ulteriori tagli alle prestazioni sanitarie e imponga una riorganizzazione del sistema degli acquisti da parte del comparto pubblico, perché è lì che si generano gli sprechi più evidenti. Se, invece, la scelta ricadrà su ulteriori tagli lineari, indiscriminati, il solo risultato attendibile sarà un peggioramento della qualità del sistema sanitario ed una riduzione delle prestazioni, con il rischio di non garantire i Livelli di assistenza.

“L’Aiop nazionale è impegnata anche su questo fronte – aggiunge Barbara Cittadini -. Non si può immaginare di “fare cassa” non operando scelte di sistema strutturali, finalizzate a ridurre gli sprechi reali ma riducendo le risorse alla sanità privata che garantisce prestazioni, in un momento nel quale, come testimoniano le ricerche di mercato, il pubblico non riesce a rispondere alla domanda di salute degli italiani, le liste di attesa crescono e la spesa ” out of pocket” degli italiani aumenta. Occorre una programmazione finalizzata ad eliminare sprechi e duplicazioni là dove, effettivamente, si annidano, che non riduca servizi e prestazioni agli italiani. Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e il premier Matteo Renzi, peraltro, hanno reiteratamente sostenuto la necessitàdi non ridurre le risorse destinate alle prestazioni sanitarie e che è compito dei Presidenti delle Regioni operare i tagli dove ci sono sprechi reali ed evidenti. L’Aiop si adopererà affinché in Italia si riesca a implementare una riforma di sistema caratterizzata da una reale integrazione tra pubblico e privato che, in una virtuosa sinergia, garantiscano un offerta sanitaria che risponda alle esigenze e alle aspettative degli italiani».

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