L’Ue rivede le stime di crescita dell’Italia | “Il deficit ridotto solo marginalmente”

di Redazione

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L’Ue rivede le stime di crescita dell’Italia | “Il deficit ridotto solo marginalmente”

| giovedì 04 Febbraio 2016 - 11:58

L’Unione europea rivede al rialzo le stime di crescita per l’Italia nelle nuove stime economiche. In merito al deficit 2016 si attesterà al 2,5% invece del 2,3% previsto a novembre. Il disavanzo 2015 resta a 2,6%. “Nel 2016, nonostante la crescita positiva, il deficit si riduce solo marginalmente”, scrive la Ue.

“Questo riflette l’impatto espansionistico della legge di stabilità, compresi i 3,2 miliardi di spese aggiuntive per sicurezza e cultura che hanno aumentato il deficit previsto nel def da 2,2% a 2,4%”. E “come risultato, il deficit strutturale peggiora di tre quarti di punto nel 2016”.

Dopo “il picco del 2015”, il debito italiano nel 2016 scenderà “solo leggermente anche perché il deficit strutturale si deteriora”. Così scrive la Commissione Ue.

La Ue rivede leggermente al ribasso le stime di crescita dell’Italia: 0,8% nel 2015, 1,4% nel 2016, 1,3% nel 2017. A novembre stimava 0,9%, 1,5% e 1,4%. “Dopo essere cresciuta moderatamente nel 2015, l’economia italiana guadagna slancio nel 2016 e 2017 col rafforzarsi della domanda interna”, scrive Bruxelles, secondo cui “la caduta dei prezzi del petrolio e una posizione di bilancio espansiva sosterranno la domanda e compenseranno il rallentamento degli export” registrato nella seconda metà del 2015.

La Ue abbassa le stime anche sulla disoccupazione italiana: 11,9% nel 2015, 11,4% nel 2016 e 11,3% nel 2017. A novembre prevedeva 12,2%, 11,8% e 11,6%. “Gli sgravi sulle assunzioni hanno sostenuto l’aumento del numero degli occupati visto nel 2015”, scrive Bruxelles. “Con il rafforzarsi della ripresa, l’occupazione continuerà ad aumentare nel 2016 e 2017. Ciononostante, la disoccupazione scende gradualmente”. E “la pressione sul costo del lavoro resterà limitata in parte per i tagli al cuneo fiscale”.

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