“Dove e come mi curo”, un sito per chi deve curarsi | Ecco la classifica delle migliori strutture sanitarie

di Redazione

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“Dove e come mi curo”, un sito per chi deve curarsi | Ecco la classifica delle migliori strutture sanitarie

| mercoledì 27 Aprile 2016 - 15:04

Dove e come mi curo è la prima domanda della persona alla quale hanno diagnosticato una malattia. Una domanda ricorrente e che adesso trova una risposta nel primo portale in Italia nel quale i cittadini possono informarsi sulle strutture sanitarie italiane pubbliche e private accreditate e sulle cure per ogni patologia, ha stilato la classifica dei migliori in cui curarsi.

Il sito si chiama proprio “Dove e come mi curo”.

La classifica è suddivisa per patologia e classificati in base a fattori come la recidiva con necessità di nuovo intervento per alcuni tumori, la degenza postoperatoria e il volume annuale di interventi chirurgici.

Sono 1.372 le strutture sanitarie accreditate in Italia; 178 le prestazioni sanitarie presenti nel sito e 65 gli indicatori di qualità, a cui oggi ne sono stati aggiunti di nuovi: tumore alla mammella, tumore al colon, frattura del collo del femore, tumore alla laringe, impianto cocleare, orecchio medio e seni paranasali.
Ecco l’elenco:
Per il tumore alla mammella, risultano più efficienti cinque strutture. Lo IEO di Milano, Istituto Europeo Oncologico fondato dall’oncologo Umberto Veronesi, l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (MI), l’Azienda Universitaria Careggi di Firenze, il Policlinico Gemelli di Roma.
Per il tumore al polmone, lo IEO di Milano è sempre in cima alla lista nazionale delle migliori strutture, assieme all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano; seguono poi l’Ospedale di Padova, l’Azienda Ospedaliera Università Pisana (PI) e l’Azienda Ospedaliera S. Andrea di Roma.
Per il tumore al colon, il Policlinico Gemelli di Roma è al primo posto della classifica italiana, segue l’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana (PI), il Presidio Ospedaliero Molinette di Torino, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze e l’IRCSS AOU San Martino di Genova.
Per il tumore della pelle, primo è l’Istituto Dermatopatico dell’Immacolata I.D.I. di Roma, seguito dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Napoli, dal Policlinico Umberto I di Roma e dall’Ente Ecclesiastico Ospedale Generale Regionale Miulli di Acquaviva delle Fonti di Bari.
Per il trattamento del tumore pediatrico, in testa c’è l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, seguito dall’Azienda Ospedaliera Meyer di Firenze, dall’Ospedale di Padova, dall’Ospedale Santobono di Napoli, e dall’Ospedale Sant’Anna di Torino.
Per il trattamento dell’aneurisma risulta primo il Presidio Ospedaliero Lancisi di Ancona, seguito dal Policlinico Umberto I di Roma, dal nuovo Ospedale Civile Sant’Agostino Estense di Modena, dall’Ospedale di Padova e dall’Arcispedale Sant’Anna di Ferrara.
Per l’angioplastica coronarica, primo è il Centro Cardiologico Monzino di Milano, seguito dall’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze, il terzo posto è per la Clinica Mediterranea di Napoli con 1221 ricoveri, seguita dall’Ospedale San Raffaele di Milano e dall’Azienda Ospedaliero Universitaria Maggiore Carità di Novara.
Per il trattamento della BPCO ( Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva) in testa c’è il CFO Lanzo Hospital Ramponio Verna di Como, seguito dalla Casa di Cura Villa Pini d’Abruzzo di Chieti, dall’Irccs Fondazione Maugeri di Telese Terme di Benevento, dal Presidio Ospedaliero Giovanni da Procida di Salerno e dal Presidio Ospedaliero di Ricerca Casatenovo di Lecco.
Per il By Pass Aortocoronarico in testa c’è il PresidioOspedaliero G.M. Lancisi di Ancona, seguito dal Maria Cecilia Hospital di Ravenna, dalla Casa di Cura Monte Vergine di Avelino dall’Ospedale Borgo Trento di Verona e infine dal Policlinico Gemelli di Roma.
Nella frattura del collo del femore, primo l’Istituto Rizzoli di Bologna, al quale seguono l’Azienda Ospedaliera di Perugia,  l’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze, l’Istituto Ospedaliero Gaetano Pini di Milano e il Presidio Ospedaliero Villa Sofia di Palermo.
Per la frattura Tibia-Perone, in testa all’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze e al Centro Traumatologico Ortopedico (CTO) Torino; seguono l’Azienda Ospedaliera A. Cardarelli di Napoli, l’Istituto Ortopedico Gaetano Pini e il Presidio Ospedaliero Villa Sofia di Palermo.
Per il trattamento degli Ictus, c’è primo l’Ospedale Luini Confalonieri di Varese, seguono l’Ospedale S. Giovanni Fatebenefratelli di Roma, l’Irccs Neuromed Pozzilli di Isernia, l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari e il Presidio Ospedaliero Barone-Romeo di Messina.
Sul trattamento in artroscopia del ginocchio, primo nella classifica nazionale delle strutture sanitarie più virtuose è la Casa di Cura S. Giorgio di Pordenone, seguito dalla Casa di Cura San Giuseppe di Arezzo, dall’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano – Gruppo Ospedaliero San Donato, dalla Casa di Cura città di Bra (Cuneo) e dall’Istituto Marco Pasquali – ICOT di Latina.
Per la sostituzione del ginocchio, primo nella classifica delle strutture sanitarie più virtuose d’Italia è l’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano – Gruppo Ospedaliero San Donato seguito dal Policlinico Abano Terme, dall’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Verona, dall’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, dall’Istituto Clinico Città di Brescia – Gruppo Ospedaliero San Donato.
Per il trattamento del naso, in testa c’è l’Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese, seguono l’Ospedale di Manerbio di Brescia, la Casa di Cura Castelli di Bergamo, l’Ospedale San Raffaele di Milano – Gruppo Ospedaliero San Donato e il Presidio Ospedaliero Molinette di Torino.
Per il trattamento dell’impianto cocleare dell’orecchio al primo posto si trova l’Ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza, secondo l’Ospedale di Padova, terza la Casa di Cura Privata Piacenza, seguono l’Ospedale S. Bono di Napoli e la Casa di Cura S. Carlo di Milano.
Per l’intervento all’orecchio medio in testa c’è la Casa di Cura Privata Piacenza alla quale seguono l’Azienda Ospedaliero Universitaria Senese, l’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana e il Consorziale Policlinico di Bari.
Per il parto, in vetta l’Ospedale Sant’Anna di Torino, seguito l’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, l’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma, l’Ospedale San Giovanni Fatebenefratelli sempre a Roma, l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
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