Renzi dà il via alla campagna referendaria| “Se vince il sì diminuiscono le poltrone”

di Denise Marfia

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Renzi dà il via alla campagna referendaria| “Se vince il sì diminuiscono le poltrone”

| lunedì 16 Maggio 2016 - 17:11

Il premier Matteo Renzi, nell’e-news, ha dato il via alla campagna referendaria. “Sabato 21 maggio, alle 11, al Teatro Sociale di Bergamo inizieremo il nostro cammino verso il referendum di ottobre, inaugurando i primi comitati di semplici cittadini. C’è un’Italia che dice Sì e che non vuole fermarsi. Che non vuole tornare alla palude, all’ingovernabilità, agli inciuci. Questa Italia è un’Italia più grande di un singolo partito, di un presidente del Consiglio, di un gruppo di politici. E a questa Italia vogliamo chiedere di darsi da fare”.

“Il referendum di ottobre sarà su argomenti molto semplici. Se vince il Sì diminuiscono le poltrone; se vince il no restiamo con il Parlamento più numeroso e più costoso dell’Occidente. Se vince il Sì, per fare le leggi e votare la fiducia sarà sufficiente il voto della Camera come accade in tutte le democrazie; se vince il no continueremo con il ping-pong tra i due rami del Parlamento”.

“Se vince il Sì – prosegue il premier – avremo un governo ogni cinque anni; se vince il no continueremo con la media di un governo ogni tredici mesi. Se vince il Sì avremo meno poteri alle Regioni; se vince il No continueremo a avere venti burocrazie diverse per trasporti, infrastrutture, energie, promozione turistica all’estero. Se vince il Sì i consiglieri regionali non guadagneranno più dei sindaci”.

“Sulle tasse, dove ho sbagliato?”, si è poi domandato il premier. “Tutti gli indicatori dicono che i cittadini non stanno notando nessuna discesa delle tasse. Eppure c’è, eppure è evidente per gli addetti ai lavori, eppure nessun governo ha fatto quanto noi sulle tasse”, ha affermato. E, interpellando i suoi lettori, ha chiesto: “Gli italiani pensano che le tasse siano aumentate. C’è qualcosa che non funziona, che dite? Mi aiutate a capire dove ho sbagliato? L’email la sapete: matteo@governo.it”.

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