Saronno, casi di morti sospette in corsia |Arrestati un medico e un’infermiera amanti

di Redazione

» Cronaca » Saronno, casi di morti sospette in corsia |Arrestati un medico e un’infermiera amanti

Saronno, casi di morti sospette in corsia |Arrestati un medico e un’infermiera amanti

| martedì 29 Novembre 2016 - 11:09

I carabinieri hanno arrestato, con l’accusa di omicidio, un medico e un’infermiera dell’ospedale di Saronno, in provincia di Varese. Si tratta di Leonardo Cazzaniga, anestesista, che è accusato dell’omicidio di 4 anziani pazienti fra il 2012 e il 2013 all’ospedale di Saronno (Varese) dove lavorava e, di un’infermiera dello stesso reparto, che era la sua amante, Laura Taroni, arrestata anche lei.

L’operazione è stata denominata ‘Angeli e demoni’. L’accusa sostiene che alle vittime l’anestesista ha somministrato “dosi letali di farmaci per via endovenosa, in sovradosaggio e in rapida successione”. La Procura fa sapere, in una nota, che i farmaci sono “clorpromazina, midazolam, morfina, propofol e promazina”.

Sono responsabili anche dell’omicidio del marito dell’infermiera che sarebbe avvenuto alla fine di giugno 2013. All’uomo i due arrestati avrebbero somministrato (non in ospedale), “per un lungo periodo, farmaci assolutamente incongrui rispetto alle sue reali condizioni di salute, debilitandolo fino a condurlo alla morte”.

La Procura sta indagando anche sul decesso della madre della donna, che non era favorevole alla relazione tra la figlia e il medico. Pare inoltre che dalle intercettazioni ambientali sarebbe emerso che Laura Taroni avesse intenzione di uccidere anche i suoi due figli.

Le indagini sono scattate nel giugno 2014 in seguito alla denuncia di un’infermiera ai carabinieri di Saronno. Gli inquirenti escludono che il movente degli omicidi possa essere stato economico.

E sono agghiaccianti alcuni stralci delle intercettazioni emerse nell’ambito delle indagini. La donna, parlando col suo amante, si dice pronta ad uccidere i figli: “Se vuoi uccido anche i bambini”, ma lui la ferma “no, i bambini no”. I due parlavano delle morti e anche delle ipotesi di reato: “Secondo te potrei essere accusato di omicidio volontario? (…) se si documenta che ho praticato l’eutanasia…io non sono neanche l’unico”. Così l’anestesista Leonardo Cazzaniga parlava a Laura Taroni.

Lei replicava: “L’eutanasia è un’altra cosa (…) cioè tu firmi e ti fanno un cocktail di farmaci (…) loro non riuscivano nemmeno a respirare”. Cazzaniga a quel punto si preoccupa: “E allora è omicidio volontario (…) potrei venire accusato”.  Anche alcuni discorsi tra la donna e il figlio 11enne sono al vaglio degli inquirenti: “Ma poi la nonna Maria la facciamo fuori…”.

“Ma non hai capito”. “La Nene la possiamo far fuori quando vogliamo e anche la zia Adriana”. “Non sai quanto le nostre menti omicide messe insieme siano così geniali”. “Tua nonna non è possibile” gli replicava nelle intercettazioni dei carabinieri la madre. “A tua nonna e a tua zia non è semplice… A meno che non gli fai tagliare i fili dei freni a tua zia… Gli tiri l’olio dei freni”. (…) “Poi c’è tua zia Gabriella… Non sei abbastanza grande per poter… Non sei abbastanza grande!”.

“E poi cosa avresti fatto? – dice la donna rivolgendosi sempre al figlio – Le avresti fatte sparire così? Non è così semplice, sono grosse! L’umido da noi passa solo una volta a settimana (…) non abbiamo più neanche i maiali”. La donna conduceva un’azienda agricola in difficoltà economiche. Intorno i capannoni ipotecati, le stalle senza più animali, i debiti. “Noi abbiamo un’arma segreta che loro non sanno”, diceva l’infermiera ai figli pensando alla successione e a come uscire dai guai finanziari. “Papà non ha messo l’ipoteca sull’azienda ma sulla casa degli zii”. “Prima c’è il nonno, poi ci sono io e la nonna Maria (deceduta per cause naturali, morte ora al vaglio degli inquirenti) quindi metà e metà”.

Edizioni Si24 s.r.l.
Aut. del tribunale di Palermo n.20 del 27/11/2013
Direttore responsabile: Maria Pia Ferlazzo
Editore: Edizioni Si24 s.r.l.
P.I. n. 06398130820