La Scozia avvia l’iter per il referendum bis | “Dopo la Brexit sono mutate le circostanze”

di Redazione

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La Scozia avvia l’iter per il referendum bis | “Dopo la Brexit sono mutate le circostanze”

| lunedì 13 Marzo 2017 - 13:45

Braccio di ferro in vista tra Scozia e Regno Unito sul fronte referendario. Preso atto della Brexit, la leader scozzese Nicola Sturgeon ha infatti annunciato oggi a Edimburgo l’imminente avvio dell’iter nel Parlamento locale per arrivare ad un referendum bis sull’indipendenza della Scozia dalla Gran Bretagna.

Il governo di Theresa May ha già fatto sapere di non voler autorizzare una nuova consultazione sulla secessione della Scozia. Ma la ‘first minister’ scozzese ha indicato una finestra utile, fra l’autunno del 2018 e la primavera del 2019, durante la quale si potrebbe tenere il nuovo referendum.

L’iter prevede che la leader scozzese chieda all’assemblea di Edimburgo di rivolgersi al Parlamento di Westminster (al quale spetta l’ultima parola) e quindi domandare il permesso per una nuova consultazione popolare, dopo quella del 2014 vinta dagli unionisti, in quanto “sono mutate le circostanze” rispetto ad allora con la Brexit.

Sturgeon nel suo intervento ha sottolineato che la decisione è inevitabile a fronte del “muro di intransigenza” che il governo di Londra ha eretto contro le istanze presentate da Edimburgo che aveva proposto una serie di soluzioni per mantenere la Scozia all’interno del mercato unico europeo.

“Non è stato possibile fare altro mentre si prospetta una hard Brexit“, ha sottolineato la ‘first minister’, aggiungendo che la Scozia deve “scegliere per il suo futuro” prima che sia troppo tardi.

Intano, il governo di Theresa May ha affermato che un tale voto causerebbe incertezza e ricorda che la secessione fu respinta nel referendum del 2014 e che la stessa leadership quel voto “unico in una generazione”. Il governo May s’impegna peraltro a negoziare ora la Brexit “nell’interesse di tutte le nazioni” del Regno Unito.

Il portavoce della Commissione Ue, Margaritis Schinas, ha dichiarato che a Bruxelles “siamo pronti” per lo scattare dell’articolo 50.

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