Famiglie gay e non solo: a Palermo il registro delle unioni civili

di Redazione

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Famiglie gay e non solo: a Palermo il registro delle unioni civili

| lunedì 11 Febbraio 2013 - 19:51

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PALERMO, 11 FEBBRAIO 2013 – Anche Palermo avrà un Registro delle Unioni Civili. Oggi pomeriggio a Villa Niscemi la Giunta guidata da Leoluca Orlando ha deliberato l’atto, dando mandato ai Servizi Demografici per la predisposizione di un Regolamento da sottoporre all’approvazione del Consiglio Comunale.

 

Palermo è così una delle quattro citt¢ italiane, la prima del Sud dopo Napoli, ad approvare la delibera che riconosce ufficialmente le coppie di fatto, sulla scia della sentenza della Corte Costituzionale n. 138 del 2010.

“Con questo atto – ha dichiarato l’Assessore alla Partecipazione, Giusto Catania – Palermo elimina tutte le forme di discriminazione nei confronti delle coppie di fatto e sempre di più diventa città europea in materia di tutela dei diritti civili. Una scelta di civiltà che, siamo sicuri, sarà velocemente fatta propria dal Consiglio Comunale con l’approvazione del Regolamento di funzionamento del Registro, attuando l’indirizzo della Giunta”.

Il provvedimento, infatti, vuole essere il riconoscimento da parte dell’Amministrazione dei cambiamenti che caratterizzano la comunità cittadina, i suoi costumi e le nuove forme di convivenza, che chiedono protezione e mirano ad essere considerate e disciplinate. D’altro canto, con riferimento alle unioni civili e alle pari opportunità tra i sessi in particolare, l’approvazione di questa delibera si inserisce tra le azioni promosse dal Comune a tutela delle fasce di popolazione più deboli e svantaggiate e si sposa con i principi sanciti dallo Statuto del Comune di Palermo e dalla Costituzione Italiana. Nello specifico, il regolamento delle Unioni civili cui si sta lavorando dovrebbe essere composto da pochi articoli. Le aree tematiche secondo le quali gli interventi sono da considerarsi prioritari sono: casa, Sanità e Servizi Sociali, Politica per giovani e genitori anziani, sport e tempo libero, formazione, scuola e servizi educativi, diritti e partecipazione, trasporti.

Potranno chiedere di essere iscritti nel Registro i cittadini italiani e stranieri coabitanti e residenti nel Comune di Palermo. L’iscrizione al Registro non sarà compatibile con il possesso di uno stato civile diverso dalla convivenza.

Un indirizzo molto importante proposto dalla Giunta guidata da Leoluca Orlando è quello che anche nel caso di morte di uno dei conviventi, l’altro continui a godere dei diritti acquisiti grazie all’iscrizione del Registro, previa ovviamente la verifica del permanere dei requisiti soggettivi.
“Palermo è una città aperta e accogliente – ha affermato il Sindaco Leoluca Orlando commentando la decisione assunta dalla Giunta – ed oggi mira ad essere una città che tutela e promuove i diritti di tutti e di tutte, davvero, come vuole la nostra Costituzione, senza distinzione alcuna.”

Soddisfazione da parte Davide Ficarra, segretario provinciale di Rifondazione Comunista: “Inizia oggi un percorso che a breve porterà Palermo ad essere la quarta città d’Italia a riconoscere le famiglie anagrafiche di qualsiasi natura esse siano ed a garantirgli il pari accesso ai servizi forniti. Grazie all’impegno della Giunta Comunale, del Sindaco Orlando ed in particolare dell’Assessore Giusto Catania e del consulente a titolo gratuito per le politiche lgbt (lesbiche, gay, bisex, transgender) Carlo Verri, Palermo compie oggi un atto importante a favore del riconoscimento dei diritti civili e prepara la città ad accogliere al meglio il pride nazionale”.

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