L’aspirina assunta quotidianamente riduce il rischio di cancro

di Francesco Reina

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L’aspirina assunta quotidianamente riduce il rischio di cancro

| martedì 26 Novembre 2013 - 13:03

L’aspirina ingerita quotidianamente sembra poter proteggere dal cancro. Gli esperti del SIMG (Società Italiana di Medicina Generale) sostengono questa tesi, affermando che “Se, in precedenza, il miglioramento della prognosi era limitato a pazienti con tumore del colon-retto, oggi questi dati estendono i benefici ad altri tipi di cancro, agli adenocarcinomi in generale”.

La rivista Lancet aveva già pubblicato un’analisi di otto studi, tutti volti a identificare gli ulteriori effetti benefici dell’aspirina: il primo dimostra come tra i 23.535 pazienti analizzati che assumevano quotidianamente aspirina, il tasso di mortalità per tumori (11 quelli analizzati) si è ridotto del 34% dopo 5 anni e del 20% dopo 20 anni. Secondo un’ulteriore ricerca, l’assunzione quotidiana di piccole quantità di aspirina (le stesse dosi usate per la prevenzione dei disturbi cardiovascolari, la cosiddetta “aspirinetta”) ridurrebbe ulteriormente il rischio di di ammalarsi di varie forme di cancro, e nei pazienti affetti da neoplasia il rischio di sviluppare metastasi viene ridotto del 36%.

Qualche tempo fa era stato pubblicato un’altro studio sul Journal of the National Cancer Institute in cui veniva evidenziato come tra i 300 mila consumatori quotidiani di aspirina, seguiti per 12 anni, il tumore del fegato ha inciso in maniera inferiore del 41% rispetto a coloro che non ne facevano uso, mentre il tasso di mortalità tra chi soffriva di malattie epatiche croniche è risultato inferiore del 46%.

Claudio Cricelli, presidente del sopracitato SIMG, sostiene però: “Questo non significa che d’ora in poi si prescriverà l’aspirinetta come prevenzione anticancro al pari di quanto avviene per le malattie cardiovascolari. Perché questo avvenga servono ulteriori conferme da studi clinici mirati, che sono in corso, per valutare con precisioni benefici e rischi di una terapia preventiva con questo farmaco. Certo è, però, che quando si stabilisce di somministrare ai pazienti con patologie cardiovascolari la cura con aspirina a basse dosi, bisogna invece considerare fra i vantaggi gli effetti positivi che questa ha in termini di riduzione della mortalità per cancro”.

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