Finanziaria all’Ars, arriva il maxi emendamento del Governo | Le opposizioni: “È un golpe, un’imboscata”

di Maria Teresa Camarda

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Finanziaria all’Ars, arriva il maxi emendamento del Governo | Le opposizioni: “È un golpe, un’imboscata”

| martedì 14 Gennaio 2014 - 00:23

Opposizione compatta all’Assemblea regionale siciliana, dal Movimento 5 Stelle alla Lista Musumeci, nell’iter di approvazione della legge di stabilità regionale: “Quello del Governo è un golpe, un’imboscata”. Il nodo che ha fatto esplodere la collera delle minoranze è il maxi emendamento all’articolo 46 della manovra su “Disposizioni varie sulla spesa”: dai fondi vincolati ai comuni, alla gestione dei servizi idrici integrati. Un articolo di 51 commi che è stata definita da alcuni “una Finanziaria nella Finanziaria”.

Nel pomeriggio, infatti, di fronte al pantano in cui si era arenata la discussione sulla Finanziaria, il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, aveva strigliato il governo. “Siamo arrivati a questo punto e ancora restano diversi articoli da approvare – ha detto – sospendo l’Aula per un’ora ma alla fine il governo dovrà dire se ha trovato la sintesi o meno. La presidenza altrimenti si determinerà di conseguenza”.

Di ore ne sono passate due; temi politici, oltre che economico-finanziari, sono stati affrontati a Palazzo dei Normanni nel corso di molte riunioni, ristrette o allargate; alla fine ha visto la luce il maxi emendamento, arrivato in Aula a sera ormai inoltrata. Immediate le proteste di molti dei parlamentari regionali dell’opposizione. “Abbiamo bisogno di più tempo per approfondire questo nuovo testo, per verificare che non si tratti di una manovra nella manovra”, il monito di tutti coloro i quali chiedevano un rinvio per poter approfondire il testo.

“Non capisco questa posizione”, ha tuonato Crocetta, che nella foga ha anche buttato giù il microfono del suo scranno. “Forse le nostre scelte hanno creato scontento, come lo stop imposto adesso ai precari della Spo. Ora vedo che insorge la schiera dei falsi moralisti. Questa mediazione di cui mi si accusa – ha aggiunto – si chiama politica, nulla di negativo. Invece di perdere tempo nelle chiacchiere si esamini l’articolo 46. Ma, magari, con questa scusa non si vogliono abolire le partecipate, né fare altri passi importanti”.

A difesa delle prerogative del Parlamento regionale, è intervenuto il presidente dell’Ars Ardizzone: “C’è una richiesta di approfondimento, non una volontà di ostruzionismo – ha detto. – Non c’è alcuna volontà di golpe, solo la richiesta di approfondire il 46 e l’articolo 18 (rifinanziamento leggi di spesa, n.d.r.). Si votino dunque rapidamento adesso 3, 4, 6 e se c’è il clima utile anche il 17 e il 41; mentre domani si esaminino gli articoli 18 e 46, che hanno carattere più politico”. L’Aula ha condiviso questa soluzione.

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