La Juventus risponde alla Roma, vittoriosa nel primo anticipo della ventesima giornata di serie A, e mantiene inalterato il vantaggio sulla seconda dopo la vittoria casalinga contro la Sampdoria.

Serata ricca di gol, ben sei, che hanno fatto registrare un 4-2 finale che dice molto dell’andamento del match. Una gara giocata a viso aperto anche dai blucerchiati ai quali Mihajlovic sta trasmettendo pian piano la sua mentalità.

Partita divertente, nella quale le due squadre si sono inseguite lungo tutto l’arco dei 90 minuti nel tentativo doriano di imbastire una rimonta.

Grande protagonista della serata è stato Arturo Vidal, autore di una doppietta. Proprio lui ha dato il via alle marcature al 18′, scattando sulk filo del fuorigioco e andando a raccogliere un assist di Pogba.

Sei minuti dopo ecco il raddoppio bianconero. Su calcio d’angolo Tevez è riuscito a trovare la testa di Llorente che sttaccando perentoriamente ha insaccato la rete del 2-0.

La Sampdoria non si è abbattuta ed è ripartita alla ricerca del gol che è arrivato al 38′ con un’autorete di Barzagli che ha deviato nella sua porta un cross di Gabbiadini.

Al 41′ Vidal ha firmato la sua personale doppietta andando a procurarsi un rigore che lui stesso ha poi trasformato. Il primo tempo si è così concluso con un rassicurante 3-1 a favore della Vecchia Signora.

Nella ripresa è stato Gabbiadini ad accorciare ancora una volta le distanze per la Sampdoria, al 69′, facendosi trovare pronto alla ribattuta su un a corta respinta di Buffon. A impegnare il portiere bianconero era stato Obiang sucalcio d’angolo.

E sempre Gabbiadini avrebbe potuto trovare un incredibile pareggio al 74′ quando un suo bel sinistro dalla distanza si è andato a stampare sulla traversa. Juventus molto fortunata in quest’occasione.

Fortuna che non hanno avuto i blucerchiati quando al 78′ hanno subito il quarto gol bianconero con Pogba, il cui tiro forte e preciso non ha lasciato scampo a Da Costa.

A quel punto Antonio Conte si è giocato tutte le sue sostituzioni nel giro di sei minuti, rinforzando la difesa con Peluso al posto di Asamoah e dando un po’ di respiro alla sua coppia d’attacco mettendo dentro Giovinco e Quagliarella al posto di Tevez e Llorente.

Fino al fischio finale di Gervasoni, arrivato dopo tre minuti di recupero, che ha sancito la dodicesima vittoria consecutiva di una Juve sempre più dominatrice del campionato.