No Muos, gli attivisti lanciano l’allarme /VIDEO | “Con una gru vogliono montare la prima parabola”

di Alessia Bellomo

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No Muos, gli attivisti lanciano l’allarme /VIDEO | “Con una gru vogliono montare la prima parabola”

| giovedì 23 Gennaio 2014 - 19:09

Mistero nella notte a Niscemi: un ampio dispiegamento di forze armate intorno al cantiere del Muos ha impedito agli attivisti di avvicinarsi per capire cosa stesse succedendo. Poi, nella mattina, l’avvistamento di un’enorme gru: sarebbe il mezzo con cui verranno issate le parabole del sistema di comunicazione satellitare della marina statunitense.

I comitati e i movimenti No Muos – che da sempre hanno monitorato la situazione, anche quando la revoca dell’autorizzazione da parte del governo siciliano era in atto – lanciano l’allarme: “Siamo sicuri che sia entrata un’enorme gru nel cantiere. Le immagini di Antenne46 sono state riprese da una grande distanza ma la situazione sembra chiara”.

Tutto è iniziato ieri sera dopo la mezzanotte: agenti antisommossa e militari hanno presidiato la zona, per impedire eventuali disordini. L’operazione si sarebbe svolta in tranquillità e intorno alle 10 e 30 del mattino le forze armate avrebbero lasciato la zona. A quel punto è stata avvistata la grossa gru rossa e bianca all’interno del cantiere.

“Sta per succedere quello che temevamo”, racconta Peppe Cannella del Comitato di base No Muos di Modica “Stanno per montare la prima parabola. Tutti i comitati e i movimenti No Muos si sono riuniti in assemblea nei giorni scorsi: se verrà montata l’antenna, faremo qualcosa. I lavori continuano senza che la Regione faccia nulla”.

Gli attivisti No Muos a ottobre avevano affidato all’intergruppo “Parlamentari per la pace” il compito di proporre una mozione alle Camere sull’incostituzionalità dell’installazione del Muos in Sicilia. Dalla parte dei movimenti No Muos c’è il docente dell’Ateneo di Catania Agatino Cariola che ha spiegato come la base sia degli Usa e non della Nato: proprio per questo sarebbe stata “necessaria un’autorizzazione da parte di Camera e Senato, mai avvenuta”.

Il caso Muos insomma sembra tutt’altro che risolto. I comitati annunciano una grande manifestazione alla base Muos per l’1 marzo: gli attivisti da tutte le province si riuniranno per dire ancora una volta no al sistema satellitare statunitense.

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