“La mafia uccide solo d’estate” proiettato agli studenti /VIDEO | Pif: “Ai ragazzi dico di evitare gli errori commessi in passato”

di Domenico Giardina

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“La mafia uccide solo d’estate” proiettato agli studenti /VIDEO | Pif: “Ai ragazzi dico di evitare gli errori commessi in passato”

| lunedì 27 Gennaio 2014 - 16:42

“La mafia uccide solo d’estate”, il film di Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, ambientato negli anni delle guerre di mafia a Palermo,sta diventando un veicolo per tramandare ai più giovani un’epoca di cui le nuove generazioni hanno sentito parlare solo nei racconti dei propri genitori. Tantissime le scuole che hanno deciso di far vedere il film ai propri alunni, ultimi in ordine di tempo i 300 alunni di scuole medie e superiori di Corleone e del quartiere di Brancaccio, che hanno riempito una sala dell’Uci Cinemas di Palermo.

“Quando ho scritto il film – ha spiegato Pif – non ho mai pensato che avrebbe potuto avere tutto questo risalto da portarmi a trascorrere un anno praticamente all’interno delle scuole visti i tantissimi inviti ricevuti dagli istituti. Naturalmente sono felice di questo perché io ho voluto mostrare gli errori commessi in passato per evitare che vangano ripetuti in futuro”.

Il film di Pif, coniugando la leggerezza della sua scrittura con l’importanza dell’argomento trattato potrebbe portare i più giovani a decidere di approfondire un periodo storico ai loro occhi molto lontano: “È un film che può essere visto dai bambini di 8 anni come dai nonni. E questo mi fa ulteriormente piacere perché significa che tante famiglie decidono di andarlo a vedere insieme. Tante volte mi hanno raccontato di bambini che all’uscita del cinema cominciano a chiedere informazioni ai genitori per saperne di più. Per non parlare di quel bimbo che, individuata una lapide in una zona della città, l’ha subito associata al film. Da questo punto di vista è un enorme successo”.

Pif ha un auspicio: “Spero che il mio film possa avere un impatto sul pubblico come quello che ebbe a suo tempo ‘I cento passi’ di Marco Tullio Giordana, un film diventato importantissimo per quello che ha saputo rappresentare”.

Agli alunni delle scuole riuniti Pif ha voluto ribadire l’importanza di comportamenti che non diano linfa vitale a certi comportamenti mafiosi: ”Ognuno di noi può fare qualcosa contro la mafia. Se vi dovessero rubare il motorino, ad esempio, non pagate per riaverlo, non permettete al boss del quartiere di essere padrone della vostra vita. Ciascuno di noi può essere Falcone o Borsellino se vuole. Noi mitizziamo giudici e poliziotti ma loro erano persone assolutamente normali, senza superpoteri, purtroppo. E questo ci fa capire quanto fossero veramente straordinari”.

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