Alitalia-Etihad, “stallo” al tavolo con i sindacati | La Cgil non firma l’accordo quadro sugli esuberi

di Redazione

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Alitalia-Etihad, “stallo” al tavolo con i sindacati | La Cgil non firma l’accordo quadro sugli esuberi

| mercoledì 16 Luglio 2014 - 09:44

La Cgil ha deciso di non firmare l’accordo sugli esuberi Alitalia. Lo annuncia in una lettera inviata ai ministri dei Trasporti e del Lavoro Lupi e Poletti il segretario generale Susanna Camusso. “Rimane incomprensibile – spiega – la posizione dell’azienda che ha respinto qualsiasi mediazione utile ad evitare la messa in mobilità e i licenziamenti, rifiutando la proposta, percorribile anche per il Ministero del Lavoro, di utilizzo della Cigs per accompagnare lo sviluppo del piano industriale”.

E il ministro dei Trasporti, stamattina, intervenendo a Radio Anch’io ha spiegato: “Se la Cgil dice no all’accordo quadro firmato dagli altri sindacati, resta valido e si andrà avanti”. Il ministro ha inoltre sottolineato che la trattativa tra Alitalia ed Etihad non fallirà perché “c’è l’accordo con la maggioranza dei sindacati, che rappresentano l’80 per cento dei lavoratori.

La trattativa tra Alitalia e sindacati confederali al ministero dei Trasporti su contratto collettivo nazionale e riduzione del costo del lavoro in azienda è stata interrotta alle 2.00 di stanotte senza essere conclusa. Lo riferiscono fonti sindacali, aggiungendo che al momento non è stata fissata una convocazione. Inoltre, le associazioni di categoria che rappresentano il personale navigante, Anpac, Anpav, Avia, parlano di una “situazione di stallo su tutti i tavoli”.

Con Alitalia c’è “una trattativa importante ancora in corso per consentire a Etihad di acquisire il 49% della compagnia”. Così il Ceo di Ethiad James Hogan, spiega che l’accordo è alle “ultime fasi della trattativa”. “Stiamo ancora analizzando i documenti”, ha detto, aggiungendo che “nell’accordo ci sono condizioni che sono ancora oggetto di trattativa”.

Il nodo da sciogliere resta quello degli esuberi: “Dobbiamo ridurre il numero dei dipendenti, abbiamo un nostro piano, ma in futuro ci saranno nuove opportunità di lavoro nella compagnia. Non posso essere responsabile per il passato”. Sotto il profilo della crescita Hogan assicura che la compagnia italiana “si svilupperà nei prossimi quattro anni”.

Previsto il rafforzamento di Linate e Malpensa nel dossier Alitalia-Etihad, già a fine mese all’esame di Bruxelles. L’intenzione – riferisce – è quella  “chiudere entro fine mese, se poi serve più tempo questo è previsto dall’accordo”.

 

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