Svizzera e Italia, addio al segreto bancario | Dal 2017 via allo scambio di informazioni

di Redazione

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Svizzera e Italia, addio al segreto bancario | Dal 2017 via allo scambio di informazioni

| lunedì 23 Febbraio 2015 - 17:23

La Svizzera non sarà più un paradiso fiscale per gli italiani intenzionati a depositare i loro soldi nelle banche estere. Il ministro italiano dell’Economia, Pier Carlo Padoan e la sua omologa svizzera Eveline Widmer-Schlumpf hanno firmato oggi a Milano l’accordo che pone definitivamente fine al segreto bancario tra Svizzera e Italia. Un’intesa che è arrivata dopo tre anni di trattative. “I contribuenti italiani che detengono un conto in Svizzera – si legge nell’intesa – possono partecipare al programma italiano di autodenuncia alle stesse condizioni di quelle applicate in Italia o con altri Paesi. Entrambi gli Stati possono inoltrare domande raggruppate secondo lo standard dell’OCSE per identificare le persone che intendono dissimulare valori patrimoniali non dichiarati”.

L’accordo prevede lo scambio di informazioni tra i due paesi, a partire dal 2017, mentre la Svizzera potrà uscire dalla ‘black list’ dei paesi considerati paradisi fiscali. E’ stata firmata anche una road map sulla tassazione dei lavoratori transfrontalieri, da finalizzare entro il 2015, e sulla questione di Campione d’Italia.

“Dopo anni di controversie, l’accordo tra la Svizzera e l’Italia pone nuove basi che permetteranno di rafforzare la cooperazione, migliorare le relazioni tra i due Stati e sviluppare le relazioni economiche bilaterali in un clima costruttivo. L’attuazione del recente programma italiano di autodenuncia, deciso dal Parlamento italiano, sarà facilitato mediante l’accordo mentre la certezza del diritto per i contribuenti italiani che detengono un conto in Svizzera verrà decisamente migliorata. Ciò permette un passaggio ordinato al futuro scambio automatico di informazioni secondo lo standard OCSE senza massicce fughe di capitali. In tal modo la piazza finanziaria svizzera e in particolare la piazza finanziaria ticinese continueranno ad avere buone prospettive”.

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