Gli al-Shabab minacciano ancora il Kenya promettendo “un nuovo bagno di sangue”. L’annuncio choc arriva due giorni dopo l’assalto al campus universitario di Garissa, in cui hanno perso la vita a 148 persone.

I terroristi somali nel loro messaggio hanno rivendicato “una guerra lunga e spaventosa” contro il Kenya, responsabile di aver inviato le proprie truppe in Somalia con la coalizione dell’Unione Africana.

“Con il permesso di Allah – si legge in una dichiarazione scritta in inglese – non ci fermeremo davanti a niente per vendicare la morte dei nostri fratelli musulmani, fino a quando il vostro governo non fermerò l’oppressione e fino a quando tutte le terre musulmane non saranno state liberate dall’occupazione kenyiota. E, fino ad allora, le città kenyote diventeranno rosse di sangue, ci sarà una guerra lunga e spaventosa della quale, voi sarete le prime vittime”.

Gli al-Shahab accusano Nairobi di “indicibli atrocità” contro la popolazione musulmana dell’Africa orientale dove vivono migliaia di somali, e nel sud della Somalia, e dunque l’attacco all’università di Garissa sarebbe stato organizzato “per vendicare la morte di migliaia di musulmani uccisi per mano delle truppe kenyiote”. Gli Shabab minacciano nuovi attentati contro “scuole, università, luoghi di lavoro e anche contro le vostre case”.

Intanto cinque persone sono state arrestate per la strage di Garissa: i sospetti, secondo le forze di sicurezza, stavano cercando di fuggire in Somalia.