Migranti, ucciso il boss dei trafficanti |La Libia accusa l’Italia, la Difesa smentisce

di Redazione

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Migranti, ucciso il boss dei trafficanti |La Libia accusa l’Italia, la Difesa smentisce

| sabato 26 Settembre 2015 - 14:55

Il boss dei trafficanti di esseri umani a Zuwara, in Libia, è stato ucciso ieri a Tripoli insieme a otto suoi miliziani. Lo riferiscono i media locali, tra cui il sito di Libya Herald. L’uomo, Salah Al-Maskhout, ex ufficiale dell’esercito libico nell’era Gheddafi, è stato ucciso da uomini armati, probabilmente, come scrive Libya Herald, ‘professionisti’.

Il presidente del Congresso libico (Gnc), Nuri Abu Sahmain, accusa le ‘forze speciali italiane’ di aver ucciso Salah Al-Maskhout, il capo di una milizia di Zuwara considerato vicino allo stesso Sahmain e indicato dai media libici come boss degli scafisti locali. Lo riferisce il Guardian che cita un comunicato di Sahmain.

Nessun coinvolgimento di militari italiani nell’uccisione del presunto boss del traffico di esseri umani Salah Al-Maskhout, avvenuta ieri a Tripoli. Lo riferiscono all’ANSA fonti della Difesa.

E anche la Farnesina smentisce categoricamente la notizia di qualsiasi coinvolgimento di forze speciali italiane in Libia apparsa su mezzi di informazione in relazione alla vicenda di Salah al-Maskhout.

Intanto sul fronte arrivi migranti, la Croazia ha riaperto il confine con la Serbia dopo le dispute tra i due paesi sulla gestioni dei migranti. La polizia croata ha annunciato che il confine è ora aperto “a tutto il traffico senza restrizioni”.

Il primo ministro croato, Zoran Milanovic ha ribadito che “la chiusura dei confini era una misura rigida, ma nell’interesse nazionale ed è servita per instaurare controlli dei flussi dei profughi in Serbia”.

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