Bambini con il “collo da sms”, ecco i danni causati dallo smartphone

di Redazione

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Bambini con il “collo da sms”, ecco i danni causati dallo smartphone

| mercoledì 28 Ottobre 2015 - 11:29

I giovani sono sempre più impegnati davanti al pc e con lo smartphone in mano. Il chiropratico australiano James Carter ha diffuso alcune radiografie con le quali mostra un mutamento nella postura e nella colonna vertebrale dei cosiddetti “nativi digitali”.

Carter ha deciso di divulgare queste immagini per puntare i riflettori su quello che pare essere un fenomeno in crescita, una sorta di gobba che i ragazzi di oggi stanno sviluppando perché sono sempre curvi sul loro cellulare.

Il telefonino andrebbe alzato all’altezza degli occhi senza così costringere il collo ad arcuarsi ma questa accortezza non viene mai presa. Carter quindi ha deciso di pubblicare quanto ha riscontrato, evidenziando anche come questa postura sbagliata del collo influisce sul resto della colonna vertebrale, causando altri problemi.

danni-cellulare-sul-collo

“Negli ultimi due anni, soprattutto nei giovani , ho visto centinaia di colli così”, ha dichiarato Carter al Daily Mail Australia, specificando che ormai questa condizione di curva all’indietro è stata ribattezzata “text neck”, ovvero “collo da sms” proprio perché è una conseguenza di un piegamento innaturale della testa in avanti per leggere e rispondere agli sms (anche se in realtà i giovani con uno smartphone in mano fanno molte più cose che mandare solo sms…).

Secondo alcuni esperti, che rispondono al chiropratico, bisognerebbe fare sempre un distinguo importante tra malattia, postura e atteggiamento posturale, il quale grazie all’elasticità del sistema muscolo scheletrico dei bambini potrebbe essere facilmente risolvibile e non creare successi danni.

Ma sembra essere sempre più evidente che le nuove tecnologie abbiano influenzato anche la nostra postura: artrosi, tendiniti, sindromi del tunnel carpale, epicondiliti sono le patologie più diffuse. E non solo tra i ragazzini, anche tra chi per lavoro è costretto a usare per esempio il mouse del computer per molte ore al giorno.

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