Riina junior in tv, divampa la polemica |La Rai dà l’ok, la Bindi si infuria, Bersani diserta

di Redazione

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Riina junior in tv, divampa la polemica |La Rai dà l’ok, la Bindi si infuria, Bersani diserta

| mercoledì 06 Aprile 2016 - 15:12

Questa sera andrà in onda, durante la trasmissione ‘Porta a Porta’, un’intervista al figlio di Totò Riina. Ed è già scoppiata la polemica. La presidente della Commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi, si augura “che in Rai ci sia un ripensamento. Ma se non sarà così avremo la conferma che Porta a Porta si presta ad essere il salotto del negazionismo della mafia. Sono pronta a chiedere di convocare in Commissione la presidente e il d.g. della Rai”.

“La Rai Servizio Pubblico non può diventare il salotto di famiglie criminali”, affermano in una nota il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, e il segretario dell’Usigrai, Vittorio Di Trapani, riferendosi anche alla puntata in cui erano stati ospitati Vera e Vittorino Casamonica, figlia e nipote di Vittorio Casamonica, i cui funerali show il 20 agosto, a Roma, avevano provocato molte critiche “Chi strumentalmente vuole invocare presunte volontà censorie, ci dica perché non si dedica almeno lo stesso spazio alle giornaliste e ai giornalisti minacciati, o addirittura sotto scorta, a causa proprio di quelle famiglie”.

“Piuttosto che al libro del figlio di Riina – proseguono – noi avremmo preferito una puntata dedicata a ‘Io non taccio’, scritto da 8 colleghe e colleghi minacciati. I vertici Rai intervengano. Altrimenti il loro silenzio sarà colpevole condivisione, come quella sullo spazio affidato a Luigi Bisignani in prima serata su Rai2″.

Su Twitter il presidente del Senato Pietro Grasso scrive “Non mi interessa se le mani di Riina accarezzavano i figli, sono le stesse macchiate di sangue innocente. Non guarderò Porta a Porta”.

La Rai ha precisato che “per offrire un ulteriore punto di vista contrapposto a quello offerto dal figlio di Riina Porta a Porta ospiterà inoltre domani sera una puntata dedicata alla lotta contro la criminalità e a chi alle battaglie contro le mafie ha dedicato la propria esistenza anche a costo della vita. Tra gli altri saranno ospiti il ministro dell’Interno Angelino Alfano e il presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone”.

“Le polemiche preventive nate sulla puntata di Porta a Porta in onda questa sera intorno a mezzanotte su Rai1 – precisa la Rai – si sono sviluppate intorno a una trasmissione che nessun italiano ha ancora visto”. Viale Mazzini spiega che “si tratta in particolare di un’intervista nella quale Bruno Vespa incalza il figlio di Totò Riina, già condannato per mafia, senza fare sconti al suo rapporto di rispetto verso il padre nonostante gli atroci delitti commessi. Quello del figlio di Riina è un punto di vista sconcertante – prosegue la nota – ma che si è ritenuto di portare a conoscenza dell’opinione pubblica perché sintomatico di una mentalità da “famiglia mafiosa” che è compito della cronaca registrare”. L’azienda ricorda quindi che “per commentare in maniera adeguata le parole del figlio di Riina l’intervista sarà seguita da un dibattito a cui parteciperanno il figlio di Rosario Schifani, agente di scorta di Giovanni Falcone morto nell’attentato di Capaci del maggio del ’92, il giornalista del Corriere della sera Felice Cavallaro, esperto di vicende di mafia, l’avvocato Luigi Li Gotti, storico avvocato di celebri pentiti, e Dario Riccobono, presidente dell’associazione Addiopizzo”.

Pier Luigi Bersani, ha fatto sapere che questa sera non parteciperà come ospite a ‘Porta a Porta’. Il profilo twitter di Porta a Porta, che in precedenza aveva annunciato la presenza dell’ex segretario Pd nella prima parte della trasmissione, comunica un cambio nella scaletta: “Stasera, nella prima parte, approfondimenti sul caso Regeni”.

La decisione della tv di Stato è arrivata al termine di una riunione dei vertici di viale Mazzini.

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