Brexit, Theresa May sarà primo ministro | “Insieme costruiremo un nuovo Regno Unito”

di Andrea Zito

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Brexit, Theresa May sarà primo ministro | “Insieme costruiremo un nuovo Regno Unito”

| lunedì 11 Luglio 2016 - 14:33

Theresa May è la nuova leader dei Tory e sarà nominata primo ministro britannico il prossimo mercoledì, essendo rimasta l’unica candidata alla leadership. Downing Street ha confermato che mercoledì David Cameron rassegnerà ufficialmente le dimissioni per effettuare il passaggio di consegne.

26 anni dopo Margaret Thatcher, una donna assumerà la carica di primo ministro britannico. A certificare la volta nella politica britannica, è stato il ritiro dell’ultima candidata a leader dei Tory, il sottosegretario all’energia Andrea Leadsom (sostenitrice del Leave), dopo che Theresa May aveva consolidato il proprio primato nei primi ballottaggi di partito, che le aveva garantito il sostegno anche a livello parlamentare.

Le prime parole di Theresa May da nuovo leader dei Tory e prima prossimo primo ministro britannico: “Sono onorata di essere stata scelta dal partito conservatore come suo leader e ringrazio i candidati e David Cameron. Negozieremo il meglio per il Regno: Brexit significa Brexit e la renderemo un successo. Dobbiamo unire il paese e avere una nuova visione per il suo futuro e per quello di tutti i cittadini. Assieme costruiremo un nuovo Regno Unito”.

Il 1922 Committee, l’organismo che regola le norme interne dei Tory, ha valutato positivamente la possibilità di accelerare il processo di elezione e procedere già questo pomeriggio alla nomina del nuovo leader di partito “con effetto immediato”.

Le parole di David Cameron: “Sono estremamente felice che la May sia la prossima premier: è forte, competente ed è più che in grado di fornire la leadership di cui il nostro Paese ha bisogno nei prossimi anni. Avrà il mio pieno appoggio”.

Theresa May stamattina aveva inoltre parlato alla stampa dei programmi (soprattuto sul piano economico, più importato al sociale) affermando che in qualità di primo ministro si impegnerebbe comunque nei trattati di uscita dall’Unione, nonostante sia stata sostenitrice del remain: “Se sarò io a diventare premier la Gb uscirà dall’Ue. Brexit significa Brexit: il voto non si può ignorare o scavalcare”.

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