Usa, Trump entra da presidente alla Casa Bianca | “Colloquio eccellente, Obama è una brava persona”

di Redazione

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Usa, Trump entra da presidente alla Casa Bianca | “Colloquio eccellente, Obama è una brava persona”

| giovedì 10 Novembre 2016 - 09:07

Donald Trump per la prima volta solca il portone della Casa Bianca da presidente degli Stati Uniti d’America. Ancora ci vorranno due mesi prima che il tycoon si trasferisca nella sua nuova residenza insieme alla sua famiglia ma oggi è stata la volta del primo atto del simbolico passaggio di consegne.

Per il presidente Usa Barack Obama “è stato un colloquio eccellente” quello avuto con Trump alla Casa Bianca. “È stato un grande onore. Non vedo l’ora di continuare a collaborare con Obama in futuro”, ha replicato il presidente eletto al termine dell’incontro durato circa un’ora e mezza. “Più del previsto”, ha commentato il tycoon.

Trump ha poi definito Obama “una gran brava persona” (A very good man). Infine stretta di mano sempre nello Studio Ovale davanti alle telecamere. Per Barack Obama e il suo successore si è trattato del primo incontro faccia a faccia. Entrambi sono apparsi sorridenti.

Primo faccia a faccia anche tra la first lady Michelle e Melania. Trump ha varcato la soglia della Casa Bianca dal south lawn, il prato meridionale della Casa Bianca, ma i giornalisti non hanno potuto vederlo. Donald Trump è arrivato da New York a Washington a bordo del suo jet privato rompendo la prassi di portare con sé i giornalisti nel suo corteo o nel suo aereo.

Nel pomeriggio, invece, è previsto l’incontro tra l’attuale vicepresidente, Joe Biden, e il suo successore, Mike Pence. Come da protocollo il presidente uscente degli Usa aveva invitato, il giorno dopo la vittoria, il neo eletto ad un incontro presso la Casa Bianca. I due si incontrano al termine di una campagna elettorale al veleno dove non sono mancati gli attacchi da parte di Trump a tutta l’amministrazione uscente.

Trump sarà chiamato a formare il nuovo governo, poi ci sarà l’insediamento del nuovo Congresso e il voto dei grandi elettori, ed infine l’insediamento alla Casa Bianca previsto per il prossimo 20 gennaio. Intanto escono già i primi nomi. 

Ci sarebbe già una short list di 41 nomi, tra questi l’ex sindaco di New York Rudy Giuliani, in pole come ministro della Giustizia, e il deputato Duncan Hunter come possibile capo del Pentagono. I nomi sarebbero tutti legati alla Heritage Foundation, leader del movimento conservatore durante la presidenza Reagan.

Newt Gingrich è il candidato al posto di segretario di Stato, possibile alternativa a Bob Corker, senatore del Tennesse ora a capo della commissione Esteri, e a John Bolton, l’uomo delle false prove del governo Bush sulle armi di distruzione di massa di Saddam, che scatenò la guerra all’Iraq.

Mike Flynn dovrebbe essere il consigliere nazionale per la Sicurezza. Come riferisce la Cnn, il principale ruolo economico potrebbe andare a Jamie Dimon, amministratore delegato dell’altra grande banca d’affari a stelle e strisce, JPMorgan.  Per la Difesa si parla di Jeff Session, senatore dell’Alabama ed ex consigliere di Trump, di Jim Talent e del veterano della Sicurezza nazionale Stephen Hadley.

Candidato alla Sanità ci sarebbe Ben Carson, che lavorerebbe per cancellare l’Obamacare e per gli Interni Forrest Luca, cofondatore di Lucas Oil. Agli Interni andrebbe il superconservatore David Clark, sceriffo afro-americano di Milawkee.

Foto da Twitter.

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