Tusk: “Pronti a chiudere rotta Libia-Italia” | Serraj e Gentiloni firmano un’accordo

di Redazione

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Tusk: “Pronti a chiudere rotta Libia-Italia” | Serraj e Gentiloni firmano un’accordo

| giovedì 02 Febbraio 2017 - 11:49

Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il primo ministro libico Fayez al-Serraj hanno firmato questa sera a Palazzo Chigi un accordo tra Italia e Libia che ha al centro i flussi migratori e il controllo dell’immigrazione clandestina, il contrabbando e il rafforzamento delle frontiere tra la Libia e l’Italia.

“Oggi è una giornata importante nei rapporti tra l’Italia e la Libia. Innanzitutto perché si conferma un’amicizia, una collaborazione che già si è manifestata in questi mesi attraverso l’impegno del governo italiano in diversi fronti”, ha detto Gentiloni dopo la firma del memorandum.

L’accordo firmato “da un lato rafforza la cooperazione tra Italia e Libia e dall’altra parte mette tutto l’impegno italiano a sostegno della Libia nel contrasto al traffico di esseri umani e all’immigrazione clandestina di cui i nostri Paesi sono vittime – spiega Gentiloni – una piaga che colpisce la Libia e l’Italia e l’Europa e chi ne é vittima”.

Il memorandum, quindi, “è solo un pezzo del progetto che dobbiamo sviluppare. Ne parleremo a Malta. Sappiamo che se vogliamo dare forza e gambe a questo progetto, serve un impegno economico dell’Unione Europea, e l’Italia lo ha già fatto con fondi già destinati

“È stato un incontro molto fruttuoso con Gentiloni, la collaborazione tra di noi è strategica è basata sul rispetto reciproco e abbiamo un nuovo orizzonte. Sono in corso trattative per accordi economici utili ad entrambi i Paesi che forniranno soluzioni alla vita quotidiana dei cittadini”, ha dichiarato il premier Serraj.

Serraj poi precisa: “Voglio dire ai libici che mai o poi mai faremo un accordo che intacchi la sovranità libica. La Libia è un paese di transito, non di origine, e questo è un accordo per proteggere anche i nostri confini“. “Non è vero che consentiremo l’ingresso della missione navale europea Sophia nelle nostre acque territoriali. Vogliamo un comando unico congiunto per ammodernare la flotta libica perché possa svolgere il suo ruolo nelle acque libiche”.

Stamattina il presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk aveva dichiarato“La Ue ha dimostrato di essere capace di chiudere le rotte di migrazioni irregolari, come ha fatto nella rotta del mediterraneo orientale. Ora è tempo di chiudere la rotta dalla Libia all’Italia. Ho parlato a lungo col premier Gentiloni ieri e posso assicurare che possiamo riuscirci. Quello che serve è la piena determinazione a farlo”. “Lo dobbiamo prima di tutto a chi soffre e rischia la vita, ma lo dobbiamo anche agli italiani e a tutti gli europei“, aveva aggiunto dopo l’incontro col premier libico Fayez al Serraj.

Il presidente del Consiglio europeo aveva poi detto che l’Unione Europea “sostiene pienamente gli sforzi dei libici per trovare un accordo politico e gli sforzi delle Nazioni Unite per la distensione” e ha ribadito il “pieno supporto” della Ue per il governo di accordo nazionale di Al Serraj, ma ha anche lanciato un appello agli avversari del premier libico sottolineando che servono “ulteriori risultati, in senso costruttivo” per coinvolgere “coloro che in Libia non si sono uniti alle nuove istituzioni”.

Tusk aveva poi assicurato che “la Ue continuerà a fornire assistenza al popolo libico“, ma si è anche rivolto a tutti i libici affinchè mettano “da parte i disaccordi in modo che la Ue si possa impegnare di più”.

 

 

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