Roma, raid Casamonica: Raggi in visita al bar

di Redazione

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Roma, raid Casamonica: Raggi in visita al bar

| lunedì 07 Maggio 2018 - 09:41

Alcuni membri del clan dei Casamonica, lo scorso primo aprile, hanno compiuto un violento raid in un bar di Roma. I boss pretendevano di essere serviti per primi al bancone, così una giovane donna disabile e il barista si sono ribellati. Immediata la reazione dei malviventi che hanno violentemente picchiato i due e distrutto il bar. I proprietari del bar hanno sporto denuncia.

Intanto, la sindaca Raggi si è recata in via Barzilai, alla Romanina, per incontrare la moglie del titolare del Roxy Bar. “Aggressione intollerabile”, ha commentato la prima cittadina. Da parte sua, invece, il ministro dell’Interno Minniti ha richiesto al capo della Polizia Gabrielli una risposta ‘ferma e tempestiva’ da parte delle forze dell’ordine.

Casamonica, violento raid in un bar di Roma

Un terribile colpo per la famiglia dei Casamonica, che ha risposto con minacce. “Se chiami la polizia ti ammazziamo” avrebbero detto i boss alla giovane disabile intervenuta. Secondo quanto riportato da Repubblica, infatti, Antonio Casamonica e il cugino Alfredo Di Silvio erano entrati nel bar di via Salvatore Barzilai pretendendo di saltare la fila ed essere serviti per primi. Per sottolineare la mancanza del barista romeno dietro al bancone, avrebbero urlato: “Questi romeni di merda non li sopporto proprio”. Immediata la reazione di una giovane donna disabile presente in quel momento al locale. “Se il bar non vi piace, andate altrove” aveva detto la ragazza.

La risposta dei due boss è stata brutale. Casamonica le avrebbe strappato gli occhiali con una mano, lanciandoli dietro al bancone, poi, sfilatasi la cintura dei pantaloni, ha preso alle spalle la giovane ragazza e l’ha frustata, picchiata e presa a calci e pugni insieme al cugino. La ragazza non ha retto a tanta violenza ed è cascata a terra. “Se chiami la polizia ti ammazziamo“, avrebbero detto dopo il massacro.

Non contenti, Di Silvio e il fratello Vittorio sarebbero tornati poco dopo al locale, spaccando la vetrina e rovesciando tavoli e sedie. Dopo averlo massacrato di botte, anche il barista è stato minacciato: “Qui comandiamo noi – hanno detto -, non te lo scordare: questa è zona nostra. Ora questo bar lo devi chiudere, altrimenti sei morto”. I cinque clienti presenti in quel momento al locale non hanno avuto il coraggio di reagire, il  barista però ha scelto di denunciare l’accaduto: un gravissimo affronto per i Casamonica.

Poco dopo la denuncia è il nonno dei fratelli Di Silvio, Enrico, a recarsi al bar. Dopo aver ordinato un caffè avrebbe minacciato il barista: “Ritira immediatamente tutte le accuse – ha detto – o morirai“. Il panico a quel punto ha pervaso il barista che ha deciso di chiudere il locale per due giorni. La moglie, però, non era disposta a buttare al vento i sacrifici fatti per aprire quel locale, così hanno deciso di riaprire il bar a rischio della vita.

 

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