La beat generation a palazzo Sant’Elia

di Redazione

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La beat generation a palazzo Sant’Elia

| venerdì 23 Novembre 2012 - 11:11

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PALERMO, 23 NOVEMBRE – Da non perdere, per questo fine settimana, l’appuntamento con la nostra memoria.

A palazzo Sant’Elia, nell’ambito della manifestazione “Provincia in Festa”, domenica 25 novembre si conclude la mostra, curata da Ninni Arcuri “Beat Pop Vintage, che attraversa 30anni di vita italiana partendo dagli anni ’50.

 

La mostra è allestita negli spazi dell’ex Cavallerizza e ci da una visione dell’esplosione del genio creativo nel campo del design, che ha attraversato l’Italia dal dopoguerra ai nostri giorni.
“Ripercorrere la strada della memoria – sottolinea il Presidente della Provincia di Palermo Giovanni Avanti – è sicuramente un esercizio divertente che consente di recuperare frammenti della propria vita. Visitare questa mostra può essere l’occasione per far scoccare la scintilla del dialogo fra diverse generazioni nel nome della memoria. Ma anche un modo per ritrovare il fascino delle piccole cose, per sottrarsi un istante dalla frenesia consumistica del nostro tempo “usa e getta” e apprezzare lo stile, l’essenzialità e la longevità degli oggetti inventati ed usati dai nostri padri”.

 

Non mancano i pezzi rari se non unici, ad iniziare dal televisore Muniz, reso celebre dalla sua presenza nel salotto di casa Kennedy ed immortalato nel documentario che racconta la vita privata del Presidente.
Di eguale valore storico ma addirittura di maggiore importanza dal punto di vista del design, un pezzo firmato da Salvator Dalì, lo Space Ball, una particolarissima sorgente musicale creata per essere sospesa dall’alto.
Di grande valore la lampada bicolore “Birillo”, ormai introvabile, e realizzata negli anni Settanta da Venini in vetro di Murano. Nella sala iniziale lo spazio dedicato al “riuso” con una serie di mobili rivisitati, rivestiti in plexiglass e illuminati a tecnologia led: dal tavolo da falegnameria all’imponente cassettiera da tipografia fino a juke box con meccanica a vista e vistose poltrone in puro stile pop. Altro pezzo unico la chitarra realizzata a mano nel laboratorio di acustica Eco negli anni ’70 e suonata da Ivan Graziani in molte sue memorabili incisioni e regalata a Ninni Arcuri, suo Road Manager.
A fare da “camera di compensazione” fra la Pop Room e il Barber Shop un’installazione rigorosamente anni Settanta con flipper, Juke box, mobile bar, tappeti in vacchetta, poltroncine e i più rappresentativi vinili a 33 e 45 giri.

Un ambiente curato fin nei minimi dettagli con decine di chicche da scoprire: dalla macchina da cucire Singer alla cucina in ghisa e smalto della tedesca Jungens. A fare da degna appendice alla sala la Lambretta Innocenti LI 150 nei colori pastello rosso-verdi del 1961.

E anche un omaggio ai Beatles a cinquant’anni dal loro esordio: un pannello pubblicitario che nel 1968 promuoveva in un negozio di Londra il lancio del mitico White Album. E proprio i Fab Four faranno da cornice alla presentazione del libro di Sergio Audino “Erano altri tempi”, (domenica 25 alle ore 10) un romanzo tutto palermitano che racconta la Palermo dagli inizi degli anni ’60 ad oggi.
Venerdì e sabato dalle ore 9 alle 13 e dalle 16 alle 19.30;
domenica e festivi dalle 9 alle 13;

 

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