No alle discriminazioni sessuali, Palermo aderisce a RE.A.DY

di Redazione

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No alle discriminazioni sessuali, Palermo aderisce a RE.A.DY

| lunedì 03 Dicembre 2012 - 17:53

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PALERMO, 3 DICEMBRE – La Giunta Orlando aderisce alla Rete RE.A.DY. (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni per il superamento delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere) sottoscrivendo la “Carta di Intenti”, quale parte integrante dello stesso provvedimento che non comporta alcuna spesa.

Con l’adesione, si dà mandato agli Assessori alla Cittadinanza Sociale e alla Partecipazione, Agnese Ciulla e Giusto Catania di individuare i Servizi che per le rispettive aree di competenza diano concreta attuazione agli indirizzi della Rete. Inoltre, è stato anche deciso di predisporre una
proposta di formazione del personale dell’Amministrazione, sia quello a diretto contatto con il pubblico sia quello più sensibile alle tematiche delle discriminazioni, per la conoscenza delle problematiche legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere. “L’adesione alla Rete Ready – ha detto Giusto Catania – è il modo migliore per avvicinare la città al Gay Pride nazionale che sarà ospitato a Palermo il prossimo giugno e segna una precisa volontà dell’amministrazione comunale di combattere tutte le forme di discriminazione”. “Siamo convinti –ha aggiunto Agnese Ciulla – che questo è il primo passo per riconoscere alle cittadine eai cittadini palermitani il diritto alle proprie scelte”.
Il Comune di Palermo si aggiunge ai 25 Enti locali tra Regioni (Piemonte e Toscana), Province (Cremona, Roma, Siracusa, Torino), Comuni (Bari, Bologna, Casalmaggiore, Capraia e Limite, Cremona, Firenze, Marineo, Messina, Napoli, Perugia, Pisa, Pistoia, Rende, Roma, Salsomaggiore Terme, Savigliano, Torino, Venezia) che hanno aderito alla Rete RE.A.DY. sottoscrivendo la Carta di Intenti.

Ma intanto arriva la protesta di Giovane Italia, il movimento giovanile del Popolo della Libertà’, “per la decisione del Consiglio Comunale di Palermo di stanziare, attraverso l’assestamento di bilancio, la somma di 10 mila euro in favore dell’organizzazione del Gay Pride nazionale che si terrà in città nel 2013”. I giovani di destra hanno lanciato una campagna contro questa decisione attraverso un manifesto sul web ed una campagna di sensibilizzazione “affinchè i palermitani sappiano come il Consiglio Comunale spende i soldi dei contribuenti”.

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