Crocetta attacca: “Anche questa si chiama mafia”

di Redazione

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Crocetta attacca: “Anche questa si chiama mafia”

| martedì 11 Dicembre 2012 - 12:58

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PALERMO, 11 DICEMBRE – “Quando dico che questa Regione potrebbe essere la più ricca d’Europa non dico fesserie, la nostra situazione di bilancio dovrebbe essere diversa. Qui c’è un sistema consolidato, in cui si vive con la frode, con la truffa, con l’appropriazione indebita in un intreccio criminale, politico e affaristico. Anche questa si chiama mafia”.

 

Non usa mezzi termini, il presidente Rosario Crocetta, conversando con i giornalisti a Palazzo dei Normanni. Mette fretta al Parlamento prima che inizi la seduta da dove dovrebbe uscire il nuovo ufficio di Presidenza: “Abbiamo molto lavoro da fare”. Poi ne ha per tutti, come sempre ma soprattutto torna sullo scandalo Formazione e lancia pesanti accuse al presidente dell’Autorità Portuale di Palermo, Nino Bevilacqua in merito al Cas.

“Sicuramente c’è un’incompatibilità per alcuni deputati collegati agli enti di formazione, incompatibilità grande quanto un grattacielo. Per quanto riguarda i familiari la normativa regionale è completamente omissiva”. E annuncia: “L’Ars ha fatto una legge sugli enti locali che prevede l’incompatibilità persino per i consiglieri comunali di qualche paesino sperduto della Sicilia ma non per i parenti. È una norma quasi machiavellica, al popolo viene imposto ciò che viene vietato al Principe. Proporrò una legge sull’incompatibilità dei deputati e per assessori come quella che vale per i comuni”. “Nel settore della Formazione – ha continuato – c’è stato finora un giro criminale che va fermato. Il fondo sociale europeo è stato praticamente utilizzato quasi esclusivamente per la formazione e non è stata una grande scelta. Sono per una riforma molto netta del settore. La si faccia con l’università, con i centri di ricerca, con i sindacati, con la scuola, con i salesiani, ad esempio e con le aziende. Dobbiamo cominciare a delineare elementi di modifica radicali proprio su questo. Non è possibile che ognuno crei ogni giorno un nuovo ente di formazione”

Poi parla del caso Mercadante e dei dirigenti: “Stiamo ottenendo risultati molto importanti, come la cacciata di Mercadante dalla società NovaMusa. Più che Nuova Musa – ha aggiunto Crocetta, facendo una battuta – mi sembra La Gazza Ladra. Con me i dirigenti stanno comprendendo una cosa semplice: se si lavora sono valorizzati, se non lo si fa è peggio per loro”.

Infine il Consorzio Autostrade Siciliane: “Ho scoperto che il Cas da quarant’anni affida la progettazione ad una società che si chiama Technital. Eppure nel frattempo sembrerebbe che un ingegnere, lo stesso che gestisce l’Interporto di Palermo, becchi parcelle di 20 milioni di euro, perché la progettazione la fa lui ed ha pure la direzione dei lavori. Ma allora la Technital che ci sta a fare nei rapporti con il Cas?”. Crocetta fa il nome dell’ingegnere Nino Bevilacqua e aggiunge: “Diversi dirigenti hanno cercato di revocare questi affidamenti da parte del Cas e stranamente sono dovuti andare via. Una bella chiacchierata con la Procura non sarebbe una cattiva idea”.

In serata arriva la replica di Nino Bevilacqua: “Mi spiace constatare che il presidente della Regione, Rosario Crocetta, sia stato male informato. Non ho mai progettato nulla per il Cas, sono stato l’ingegnere capo di alcuni lotti dell’ultimo tratto della Palermo-Messina, quello tra Castelbuono e Sant’Agata di Militello. E, dal 2004, anno di conclusione di quei lavori, non ho avuto più rapporti di alcun tipo professionale con il Consorzio. Se la Technital ha un contratto pluriennale con il Cas non mi riguarda. Personalmente non ho mai fatturato parcelle per 20 milioni di euro al Consorzio e non faccio parte della Technital. Non intendo dare seguito a polemiche, perchè al posto del governatore Crocetta, se le cose stessero così, mi comporterei allo stesso modo. Ma, evidentemente, ripeto, il governatore non è stato informato in modo reale”.

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