Ingroia: “Candidarmi? Sto valutando”

di Redazione

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Ingroia: “Candidarmi? Sto valutando”

| venerdì 14 Dicembre 2012 - 16:24

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ROMA, 14 DICEMBRE – Antonio Ingroia ospite del programma di Radio2 “Un Giorno da Pecora”, in collegamento dal Guatemala, alla domanda sul modo in cui farà parte Movimento di De Magistris, ha risposto: “condivido i contenuti della battaglia politica del Movimento Arancione ed io sarò con loro, dall’Italia o dal Guatemala”.

Si candiderà con loro alle prossime politiche? “Sto prendendo in considerazione in che modo aiutare questo movimento, ciascuno deve assumersi la sua responsabilità in questo momento del paese. Poi se questa assunzione debba avvenire con la partecipazione al dibattito politico, rimanendo fuori dalla competizione elettorale oppure partecipando alla stessa, comunque le parti responsabili del paese devono farlo”.
Anche Monti sembra che stia decidendo se candidarsi oppure no. “Siamo entrambi espressioni diverse di non professionisti della politica che stanno valutando di candidarsi con delle liste civiche fuori dai partiti tradizionali”. Se Monti si candida, potrebbe diventare Premier? “Dipende con chi si allea. Che vinca comunque mi pare difficile, al massimo può superare lo sbarramento”, ha concluso Ingroia.

Immediata la risposta del sindaco di Napoli e creatore del Movimento Arancione, Luigi De Magistris, attraverso Micro Mega On Line: “Mi auguro di si’. Lui candidato premier sarebbe un grande segnale di discontinuità, un elemento di rottura e di costruzione nello stesso tempo. Mi auguro che la lista sia composta da persone della società civile: volti nuovi quindi candidature innovative. I partiti non allineati con Monti spero abbiano l’intelligenza di fare un passo laterale e in avanti rinunciando al proprio simbolo e alla loro storia – formale non valoriale – sostenendo candidature forti e limpide sulla questione morale”.

Ingroia in radio parla anche di Berlusconi: “Berlusconi? Se lo conosco bene, alla fine si ricandiderà. Non resiste, è più forte di lui, dato che ha un’altissima considerazione di se stesso e una scarsa considerazione degli altri”. Secondo lei può vincere? Chiedono i conduttori. “Nelle elezioni tutto è possibile. Ma i disastri finanziari, giuridici e politici in cui ci troviamo sono tutti frutto del ventennio berlusconiano, del quale gli italiani stanno ancora pagando le conseguenze”. A una domanda su Dell’Utri, l’ex pm di Palermo ha risposto: “Io se fossi in Berlusconi non lo candiderei”.

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