Cimino: “Non mi alleo con chi reputo nemico della Sicilia”

di Redazione

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Cimino: “Non mi alleo con chi reputo nemico della Sicilia”

| sabato 05 Gennaio 2013 - 14:08

cimino-micciche

PALERMO, 5 GENNAIO 2013 – Michele Cimino in una nota appena pubblicata sul suo sito, e subito promossa sui social network, chiede “un momento di riflessione per non tradire chi ha avuto fiducia in Grande Sud”. Lo fa senza mezzi termini, criticando Berlusconi che, scrive Cimino, “ha usato la Sicilia come serbatoio di voti e non l’ha mai aiutata” e parlando delle delusioni che il suo partito ha subìto e delle ferite che la gente ancora sta tentando di rimarginare.

 

Ecco cosa dice Cimino nella sua nota: “Grande Sud nasce quando Miccichè cercava di arginare lo strapotere dei leghisti e Berlusconi replicava: “Loro hanno un partito, tu no”. Nelle ultime elezioni regionali il PDL ha impedito che Grande Sud vincesse le elezioni. Ora cosa è cambiato?

Il progetto meridionalista, il “sogno siciliano” che fine ha fatto? Grande Sud ha una sua storia maturata dalle delusioni causate dall’asse PDL- LEGA che non può essere rinnegata.

Berlusconi non può essere il candidato premier di un partito formato da gente che con tanta generosità purtroppo gli hanno dato fiducia e ancora si leccano le ferite.

 

Durante la scorsa campagna elettorale, Grande Sud si è battuta contro il progetto antimeridonalista del PDL e uomini come Bufardeci e Scilla e tanti altri, pur prendendo migliaia di preferenze, non sono stati eletti perché hanno creduto nel progetto di Grande Sud.

Berlusconi ha usato la Sicilia come serbatoio di voti ma non l’ha mai aiutata e non ha mai mantenuto la promesse come quella fatta a Musotto di designarlo presidente dell’Assemblea Regionale, a Giulia Adamo di nominarla assessore regionale, a Bufardeci di nominarlo coordinatore regionale e a Miccichè di sostenerlo nell’elezione a presidente della regione.

 

Dopo aver fatto una campagna elettorale all’insegna dell’antiberlusconismo, perché deluso dalla politica del Cavaliere che non si è mai preoccupato della Sicilia, che non hai dato un Ministero come quello dell’Economia ad un siciliano, che è stato complice della politica anti meridionalista di Tremonti, io non ce la faccio ad allearmi con chi ritengo essere nemico della Sicilia.

Mi auguro che nel mio partito ci sia un momento di riflessione perché tutti noi non possiamo tradire gli elettori che con tanto entusiasmo hanno creduto e vogliono continuare a credere in un sud che non sia ostaggio delle ideologie leghiste”.

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