Attività abusive, a Confartigianato arrivano 20 denunce in 15 giorni

di Redazione

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Attività abusive, a Confartigianato arrivano 20 denunce in 15 giorni

| mercoledì 09 Gennaio 2013 - 13:57

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PALERMO, 9 GENNAIO – In quindici giorni sono già più di venti le segnalazioni di attività abusive o che ricorrono alla concorrenza sleale arrivate alla mail del presidente di Confartigianato Imprese Palermo, Nunzio Reina, che il mese scorso ha iniziato una personale campagna di sensibilizzazione contro l’abusivismo, chiedendo agli artigiani di inviare le loro segnalazioni, anche in forma anonima. E lunedì mattina ha avuto “una gran bella sorpresa. Sono entrato in ufficio – racconta Reina – e ho trovato moltissime mail e ricevuto diverse telefonate. È una risposta che non mi aspettavo”.

 

Nunzio Reina sta personalmente controllando la registrazione delle aziende segnalate negli elenchi della Camera di Commercio e successivamente fornirà alle autorità competenti i dati raccolti.

Le segnalazioni giunte a Confartigianato riguardano per lo più le officine meccaniche e “una telefonata anonima, di un sedicente avvocato – racconta Reina – che ha segnalato un caso di concorrenza sleale tra i panificatori di un quartiere della città. Molti fornai a quanto sembra, forniscono il pane agli ambulanti della domenica, andando contro gli interessi della stessa categoria che ha deciso di lasciare aperti gli esercizi commerciale anche la domenica”.

Come si spiega questa risposta degli artigiani? “Di sicuro è cambiata la mentalità della gente ma soprattutto è una reazione alla crisi che porta le persone a denunciare”.

L’aspetto più grave del fenomeno è l’emulazione. “Molti altri artigiani – commenta presidente di Confartigianato – seguendo l’esempio degli abusivi chiedono la cancellazione delle proprie aziende dalla Camera di Commercio. Nel 2012 sono state registrate 850 imprese ma 1300 sono state cancellate nello stesso periodo su richiesta dei proprietari. E probabilmente chi si è iscritto l’anno scorso fra un paio d’anni chiederà la cancellazione perché è difficile sostenere i costi di un’impresa, in un mercato sempre più in crisi”.

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